Darius Miller è stato operato al piede sinistro nella giornata di lunedì per sistemare la frattura da stress di cui soffriva. Lo ha riportato il reparto comunicazione dei Pelicans con un annuncio sul sito del team. L’intervento chirurgico è stato eseguito con successo dal dottor Richard Ferkel del Southern California Orthopedic.
Questo infortunio costringerà Miller a restare lontano dal campo dalle 8 alle 12 settimane, ciò significa dover saltare tutto il training camp con i nuovi compagni e tornare disponibile solo a metà novembre nella migliore delle ipotesi se non ci saranno complicanze nel corso della riabilitazione, ma con problemi fisici di questo tipo recuperare con cautela è d’obbligo.
Un brutto colpo per Miller, che perde così la parte di stagione più importante nella formazione vera e propria delle gerarchie all’interno del roster di una squadra, che in più quest’anno presenta tanti volti nuovi e una concorrenza maggiore. Nell’annata passata il prodotto di Kentucky ha messo insieme solo 13.3 minuti di media sul parquet, totalizzando 51 presenze, ed era il backup di Al-Farouq Aminu nel ruolo di ala piccola.
Col possibile inserimento in quintetto di uno dei nuovi arrivati in quella posizione – l’indiziato numero 1 è Tyreke Evans – c’è il rischio che Miller sparisca del tutto dal radar di coach Monty Williams e risulti sempre più un giocatore marginale nella rotazione dei Pelicans. Miller, reduce dalla sua stagione da rookie nella NBA, ha un accordo al minimo salariale con New Orleans e il suo contratto è totalmente garantito per questa stagione, quindi in ogni caso non corre il pericolo di essere tagliato.
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