Una delle consuetudini emergenti in NBA da un po’ di tempo a questa parte sembra essere quella che vede le superstar sondare l’interesse di potenziali free agents nell’unirsi alla propria franchigia per agevolare la rincorsa al titolo.
Ma nonostante stia diventando un costume diffuso, c’è ancora qualcuno di avviso contrario in proposito: tra questi “qualcuno” c’è anche la stella dei Chicago Bulls, Derrick Rose, il quale, prodigo di dichiarazioni sulla propria salute nei giorni scorsi, è tornato a parlare questa volta a Rappler.com, confermando la propria presa di posizione circa il fatto di non volere reclutare alcun giocatore per farlo venire a giocare a Chicago:
“Io non recluto. Se qualcuno vuole giocatore con me è il benvenuto.. Ma per quanto riguarda il reclutare, di chiunque si tratti in NBA, non l’ho mai fatto e mai lo farò.”
Perentorio, dunque, il no.1 dei Bulls nel bocciare questa tendenza che sembra ormai essere una costante nelle trattative tra franchigie e free agent ( e di cui più recente testimonianza è quella legata alla telenovela Howard).
Ma per quanto fermo sulla propria posizione sia Derrick Rose, si sa che la NBA è anche, se non principalmente, un business oltre che uno sport; e potrebbe anche darsi che, un domani, l’aporia di titoli o le esigenze di mercato possano spingere la superstar dei Bulls a tornare sulla propria posizione. Ma al momento la fermezza della PG di Chicago può essere di conforto ai tifosi dei tori: la loro stella è consapevole che dura è la strada per arrivare fino al titolo, ma la consapevolezza dei propri mezzi è una dote di cui Rose ha fatto più volte mostra nei primi 5 anni da professionista, e della quale sembra che aspetterà ancora a lungo di privarsi.