Categorie: Primo Piano

Dallas Mavericks Season Preview: aria di cambiamento…again

 

I Dallas Mavericks sono una delle poche squadre NBA che riescono a trasformarsi radicalmente anno dopo anno. Per 12 anni di fila hanno centrato i playoff, sono andati per due volte alle finals, perdendone una nel 2006 contro Miami e servendo la vendetta agli stessi nel 2011. Poco prima dell’inizio della scorsa stagione Dirk Nowitzki ha dovuto subire un intervento al ginocchio, ed è stato costretto a saltare le prime 27 partite. I Mavs, nella stagione 2012/13, non hanno raggiunto i playoff per la prima volta da quando Mark Cuban è proprietario della franchigia (anno di grazia 1999).  La squadra ha finito  la stagione con un 41-41, arrivando decima ad Ovest. Ora con il roster completamente rinnovato e con Nowitzki completamente sano, i Mavs sono pronti a intraprendere la strada per i playoff e a riempire l’American Airlines Arena di tifosi texani scatenati.

Dopo aver vinto l’anello nel  2011 , la dirigenza dei Mavericks ebbe l’idea di provare l’assalto alla free agency di quest’estate. Piuttosto che creare un nucleo di giocatori vecchi e con contratti pesanti, Cuban & Co. cercarono di preservare spazio nel salary cap, così da prepararsi alla corsa per Dwight Howard e Chris Paul. Purtroppo il piano non ha funzionato così bene, visto che Mavs si sono trovati a prendere giocatori infondo alla lista della “big” free agency di quest’estate. Nowitzki è certamente un giocatore incredibile, ma i compagni nuovi riusciranno a trovare la chimica giusta per non autodistruggersi a vicenda?

 Il mercato dei Mavs

Nuovi innestiJosé Calderón, Monta Ellis, Samuel Dalembert, Wayne Ellington, Shane Larkin, DeJuan Blair, Devin Harris, Ricky Ledo, Gal Mekel.

Cessioni: Darren Collison, Elton Brand, Roddy Beaubois, Chris Kaman, Mike James, O.J. Mayo, Jared Cunningham, Anthony Morrow.

Ecco il quintetto base per la stagione 2013/14

 

La Panchina

Tabella dei salari

Il Coach

Non è stato facile per Rick Carlisle vedere la squadra vincitrice nel 2011 smantellata sotto i suoi occhi. In un attimo si è ritrovato sotto i riflettori di tutta la nazione, l’istante dopo si è reso conto di avere una squadra non all’altezza di un “back to back“. In una sola stagione, quella dell’anno scorso, Carlisle ha visto giocare ben 23 giocatori diversi con la maglia dei Mavs. Con coach Carlisle, Dallas è in buone mani, l’allenatore ha già vissuto uno sconvolgimento del roster simile, ma con Dirk e qualche veterano della squadra a suo fianco, come Marion, i Mavs possono dire la loro nella prossima stagione. L’unica difficoltà che si preclude alla franchigia texana è l’inizio del training camp, i nuovi giocatori devono immediatamente assimilare gli schemi tattici di coach Carlisle, e instaurare un buon rapporto con i vecchi membri. In pratica i Mavericks devono crearsi un’identità collettiva per prepararsi ad una Western Conference veramente competitiva.

 

 

Miglior innesto

José Calderón come point guard e Monta Ellis come shooting guard hanno delle doti incredibili, ma secondo noi lo spagnolo avrà un maggior impatto con l’attacco dei Mavs, almeno a suon di assist. In otto anni di NBA Calderón ha una media di 7.2 assist a partita, con il 39.9% da 3; solo l’anno scorso ha tirato dall’arco con un buonissimo 46.1%, primo nella lega. Secondo alcuni, è la nuova versione aggiornata di Darren Collison,  a causa della facilità con cui trova i compagni in area. Il problema di Calderón è l’incapacità di difendere l’uomo. Sicuramente i suoi contributi offensivi gioveranno ai Mavs, ma dovrà lavorare duramente per rendere la sua difesa più aggressiva.

Cessione che peserà

È O.J. Mayo sostituibile? Certo. Ma è stato uno dei migliori nella stagione deludente dei Mavericks. Mayo ha fruttato a Dallas una edia di 15,3 punti, con un buon 44,9%, conditi da 4.4 assist a partita, concludendo la stagione con un rispettabile 82,0% dalla lunetta.


Il giocatore più offensivo

Dirk Nowitzki . L’arrivo di Monta Ellis potrebbe ridurre i punti a partita per wunderbirk, ma coach Rick Carlisle farà del suo meglio per fare in modo che gli schemi offensivi finiscano quasi tutti con la conclusione del tedesco. Nowitzki è ancora uno dei migliori tiratori del campionato , in grado di fare danni da qualsiasi punto del campo, per non parlare dei tiri dalla lunetta.

Il giocatore più difensivo

Samuel Dalembert . Potrebbe essere una scelta discutibile , ma se tutto va bene Dalembert colmerà il gap che hanno lasciato Erick Dampier e Tyson Chandeler, i due lunghi che aiutarono i Mavs a vincere il loro primo titolo due anni fa. Dalembert non ha bisogno di segnare, il suo compito sarà quello di arginare il più possibile le lacune difensive dei compagni. Forse per un giocatore come Dalembert è chiedere troppo, ma era il miglior centro rimasto sul mercato.

Miglior Playmaker

José Calderón . Uno dei playmaker più sottovalutati della NBA ,Calderón è un generale in mezzo al campo, detta i ritmi dell’attacco in maniera esemplare e gioca un’eccellente pallacanestro in transizione.I Mavssono in buone mani con lo spagnolo.

 

Il giocatore ombra

Shawn Marion, tanti coach hanno chiesto di cambiare stile di gioco ai loro giocatori, in pochi lo hanno fatto volentieri come Shawn Marion. Quando arrivò a Dallas , coach Rick Carlisle mostrò a Marion alcuni modi per allungare la sua carriera cestistica,  come per esempio diventare un “high-flyer” e un rifinitore d’attacco. Marion fa il lavoro sporco intorno al canestro, un’arma in più per portare Dallasalla vittoria.

 

Durante il Training Camp non perdetevi la sfida tra Jae Crowder e Devin Ebanks.

Nella sua stagione da rookie, Jae Crowder, ha giocato 78 partite, delle quali 16 da titolare. Le sue statistiche sono state un po’ basse  5.0 punti, 2.4 rimbalzi, 1.2 assist e 0.8 rubate a partita, ma Crowder ha imposto una solida difesa durante le sue partite.I Mavs hanno recentemente firmato Devin Ebanks .  L’ex Lakers ha chiuso la stagione regolare con 3.6 punti, 1.9 rimbalzi e 0.4 assist a partita.Nei Mavericks il ruolo di ala piccola è saturo di giocatori, da Shawn Mariona Vince Carter, il quale sicuramente avrà il ruolo di sesto uomo, anche se, come tutti sanno, i costanti infortuni di Carter dovranno tener in allerta coach Carlisle con le due alternative Crowder ed Ebanks. Crowder nel 2013 ha giocato più partite ed ha più minuti nelle gambe di Ebanks, il quale in tre anni a Los Angeles non ha saputo dare quel qualcosa che gli facesse fare il salto di qualità necessario per diventare a tutti gli effetti un protagonista di questa lega.

Battaglia sotto canestro: Fab Melo vs Bernard James

La scorsa stagione, Bernard James ha svolto un ruolo limitato dalla panchina, giocando in media 9,9 minuti, con 2,8 punti e 2,8 rimbalzi a partita. Un buon giocatore che può aiutare sotto canestro, e sostituire Dalembert in caso di infortunio o affaticamento.Dallas ha firmato il tanto disprezzato Fab Melo poco dopo essere stato rilasciato dai Memphis Grizzlies. Ricorderete tutti, specialmente i tifosi Celtics, la travagliata stagione del brasiliano tra Boston e la squadra di D-League Maine Red Claws. Le aspettative per il suo secondo anno da giocatore non sono rosee, ma per Dallasè un rischio a basso costo, un modo per implementare la rosa in tutti i ruoli.

Il Fattore X: Monta Ellis

In carriera Monta Ellis ha una media di 19,4 punti a partita, anche se il contributo che dà in difesa è quasi inesistente. Aggiungiamoci le troppe triple forzate provate in carriera, ricordando che Ellis è andato sopra il 31.0% dall’arco solo tre volte in 8 anni di NBA, il giocatore da Jackson, Mississippi, dovrà giocare con più intelligenza e accuratezza in attacco. In difesa è solitamente molto pigro, a volte sembra che eviti volontariamente il confronto con il giocatore avversario. Ma allora perché il ruolo in cui gioca si chiama “guardia”? In definitiva, Ellis può aiutare i Mavericks in grande stile, ma può essere anche un’arma a doppio taglio, a causa della sua scarsa selezione al tiro e la difesa orribile.

Punti di forza di questi Mavs

Forse è prematuro mettere i Mavericks infondo alla South-West Division, dato che avranno sicuramente un margine di vantaggio rispetto ai New Orleans Pelicans: i Mavshanno un gruppo di veterani di grande qualità che sa come chiudere le partite complicate. I veterani saranno l’ago della bilancia, e il più forte di questi è certamente Nowitzki, pronto come ogni anno a cancellare le figuracce dei compagni.

Punti deboli di questi Mavs

L’esperienza è un’arma a doppio taglio per questi Mavs: se da un lato i veterani possono vincere le partite con l’abilità, dall’altro l’età sarà un fattore penalizzante in questa stagione. Nowitzki e Shawn Marion non possono correre per tutta la stagione , come lo stesso Vince Carter, la carta d’identità segna per tutti +35/36 nella sezione età. Dallasha fatto un enorme passo indietro per quanto riguarda il reparto difensivo, non riusciranno ad andare a rimbalzo come la scorsa stagione e la chimica di squadra sarà ancora una volta un problema, con tanti volti nuovi per la seconda stagione consecutiva.

Miglior scenario stagione  2013-14

Nowitzki non mostra segni di logoramento per quanto riguarda le percentuali di tiro. Calderón e Ellis son le armi offensive che possono far girare l’attacco dei Mavs, anche se come detto sopra i due non difendono abbastanza, soprattutto nelle situazioni chiave di una partita al cardiopalma. I tre veterani Marion, Dalembert e Harris daranno un sostanziale aiuto ai giocatori chiave di Dallas. Se le rotazioni gireranno in maniera efficiente, e la difesa risponderà presente in certe situazioni, i Mavericks potrebbero vincere 52 partite, un buon record per arrivare quinti nella Western Conference.

Peggior scenario stagione 2013-14

Ellis e Nowitzki si pesteranno i piedi a vicenda, cercando di prendere più tiri possibili. Lo stesso Ellis forzerà in troppe occasioni tiri con bassa percentuale di realizzazione. Calderón non riuscirà a far girare la squadra e servirà pochi assist, anche a causa del supporting cast che non riuscirà ad ingranare e ad assimilare i ritmi voluti da coach Carlisle. Dallas vincerà 38 partite, la squadra si distruggerà e Nowitzkipenserà seriamente al ritiro appena il suo contratto scadrà.

Previsioni

Aiutati da un calendario gestibile a fine stagione, i Mavericks torneranno a giocare i playoff dopo la pausa dello scorso anno.La combo  Nowitzki,  Calderón, Marion e Ellis fornirà abbastanza versatilità all’attacco, tanto da oscurare le lacune difensive che ci saranno durante ogni partita. Certo non basterà per essere competitivi nei playoff. Per la difesa ci sarà Dalembert, grande difensore, capace di giocare un buon post in difesa così da aiutare Nowitzki nella fase difensiva. Dallas vince 47 partite e si guadagna così un posto per i prossimi playoff. I Dallas Mavericks apriranno la stagione 2013-14 il 30 ottobre in casa contro gli Atlanta Hawks. I Mavs partiranno giocando contro cinque squadre che hanno raggiunto i playoff la scorsa stagione (Houston Rockets, Memphis Grizzlies, Los Angeles Lakers, Oklahoma City Thunder). Finiranno il mese di Novembre con 13 partite in 24 giorni, sette in casa, sei in trasferta. Sette saranno contro avversari che lotteranno anch’essi per i playoff (Milwaukee Bucks, Rockets, Hawks, Miami Heat, Denver Nuggets due volte, Golden State Warriors).

E poi c’è lui…

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Pubblicato da
Matteo Platto

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