Dalla grande bufera del media day, i Nets sono usciti sani e salvi. Si è parlato molto di titolo NBA e di come questo team sarà in corsa per vincerlo. Come del resto hanno fatto almeno una dozzina di squadre nei giorni del media day. Ma nessuno ha riassunto l’argomento meglio di Paul Pierce:
“Sono venuto qui a Brooklyn per vincere l’anello. E credo ci siano tutti gli ingredienti per farlo. Abbiamo i giovani, la stazza, i migliori veterani in circolazione e l’esperienza che serve per i playoff.“
Parole autentiche di chi ha passato le ultime 15 stagioni ai Boston Celtics, assaporando l’emozione di vincere l’anello nel 2008 e il suo nuovo obiettivo di portare il titolo NBA a Brooklyn va oltre i cliché, perché è un desiderio sentito. Così profondo che se quest’anno dovesse vincere l’Atlantic Division con i Nets, non indosserà cappelli o magliette celebrative a meno di stringere tra le mani il Larry O’Brien Trophy:
Onestamente non è importante,”ha dichiarato The Cap & The Truth.”Sono qui per vincere l’anello, non mi interessa vedere il banner di campioni della Atlantic Division. Non ricordo nemmeno quanti ne abbiamo vinti a Boston. E non lo voglio nemmeno sapere. Le aspettative a Brooklyn sono alte quest’anno e io voglio arrivare fino in fondo”
Tocca a Garnett usare la parola anello, mentre fa capire sia in toni misurati che in toni energici quale sia il suo scopo:
“Siamo qui per conquistare un altro anello. E’ l’unico motivo per cui siamo venuti a Brooklyn.” KG ci tiene ad enfatizzare e ribadisce il concetto ai giornalisti: “L’UNICO MOTIVO!”
Infine dichiara: “ma è bello essere qui, c’è un clima positivo. I passanti e i tifosi ti guardano con aria ottimista, quindi va bene così”
Spazio anche a due protagonisti della scorsa stagione che non hanno particolarmente brillato, per loro è giunta la chance del riscatto:
“ Questa è assolutamente una grande occasione” annuncia Joe Jhonson“ Brooklyn è la migliore squadra con cui abbia mai giocato. Siamo nella giusta direzione per puntare al titolo”
Deron Williams, l’altro protagonista che nella scorsa stagione ha lasciato più ombre che luci, si è perfettamente ripreso dall’infortunio alla caviglia destra( ora impegnato nei training camp), ma preferisce andarci piano per non rischiare un’altra distorsione.
IL centrone dei Nets Brook Lopez, la vera sopresa dell’ultima stagione, si unisce al coro:
“La nostra sfida sarà di tradurre quanto detto fin ora( cioè il desiderio di vincere il titolo) in campo. Ovviamente mi aspetto di giocare bene, ma abbiamo molti compagni che sanno come trascinare una squadra e ci aiuteranno a lavorare insieme sulle cose piccole che fanno la differenza.”
Chi si è mosso dallo Utah al New Jersey, dopo esser diventato il simbolo franchigia dei Jazz. Chi arriva da Atlanta, come il giocatore più pagato nella NBA, per smentire i suoi detrattori e dare prova di essere un vincente.Chi ha passato diverse squadre prima di vincere un titolo, ma nel 2011 con i Dallas Mavericks, ce l’ha fatta. Chi lascia l’NBA per giocare in Russiae torna dopo una stagione di passaggio nel Minnesota. Chi viene da Boston in coppia, spezzando un trio da Legacy, per agguantare l’ultimo anello.
Organico misto, ma con un obbiettivo in comune. Ora la domanda è: i Brooklyn Nets hanno davvero la stoffa per arrivare fino in fondo?