Non deve essere stato semplice per un allenatore vincente come Gregg Popovich aver assistito all’omicidio perfetto da parte di Ray Allen in quella fatidica gara 6 di Miami, dove in 10 secondi l’anello NBA è passato da una città all’altra. Ma la vita va avanti, c’è già un’altra stagione da preparare a San Antonio e la pre-season è il territorio adatto per cercare di capire come inserire i nuovi innesti in un sistema di gioco estremamente collaudato ed oliato. Ieri notte è andata in scena la prima rivincita delle finali di giugno, un Spurs-Heat in cui la vera notizia è stata la mancanza di tutti i protagonisti più attesi (Ginobili-Parker-James), ma è stata anche l’occasione per i giornalisti di sapere da Popovich che tipo di sensazioni abbia provato a riaffrontare la franchigia originaria della Florida.
“Gara 6? Mi passa ancora nelle testa giorno dopo giorno” ha rivelato lo stesso coach dei Texani. “La scorsa notte ho sognato LeBron e Ray Allen fare sempre canestro…”
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