Kevin Durant e lo stress: “L’anno scorso ero ossessionato dall’idea di vincere il titolo NBA”

Essere Kevin Durant non è certamente facile. Se fino a qualche anno fa infatti KD era ancora un giocatore con tutto da dimostrare, dal 2011 in poi, proiettandosi tra le stelle NBA di prima grandezza, ha dovuto ingoiare critiche e parecchi bocconi amari, tra i quali quello di essere considerato un “eterno secondo” rispetto a LeBron James che, con i suoi Miami Heat, lo ha peraltro battuto durante le finali del 2012; ed è proprio da quel momento che vincere per Durant è diventata una vera e propria ossessione, quasi una malattia, che lo ha portato a stressarsi e frustrarsi nel tentativo di arrivare al prezioso riconoscimento di campione NBA, spingendosi più avanti nel tentativo di diventare finalmente il “primo”.

“L’anno scorso ero ossessionato dalla necessità di vincere”– ha dichiarato Durant – “A volte non riuscivo a dormire perché non riuscivo a darmi pace. Ho cominciato a gridare contro i miei compagni, gli arbitri e lo staff tecnico dei Thunder. Andavo su tutte le furie perchè pensavo che se non fossimo riusciti a vincere in quell’occasione, non avremmo potuto mai vincere il titolo.”

Si spiega così, almeno in parte, come ammesso dallo stesso Durant, la ragione per cui gli siano stati nella solo scorsa stagione 12 falli tecnici, tanti quanti quelli accumulati nelle sue 5 precedenti stagioni. Tuttavia adesso, il giocatore sta cercando di sopire questa tensione e rilassarsi, pur rimanendo sempre concentrato.

“Non voglio sovraccaricarmi mentalmente” – ha dichiarato ancora Durant, parlando della sua rincorsa al titolo – “Ovviamente voglio vincere il titolo NBA, ma non voglio esserne ossessionato. Ho intenzione di impegnarmi e mettermi al lavoro per aiutare la mia squadra, ma non voglio essere ossessionato dal rincorrere il titolo perché sono queste cose che mi danneggiano, e la maggior parte delle volte delle volte non funzionano neanche”.

Questa stagione per Durant e l’intero progetto Thunder sarà particolarmente cruciale: dopo il rovinoso crollo ai playoff dell’anno scorso (finendo le stagione già alla semifinali di Conference per mano dei Grizzlies) arrivare in finale significherebbe tornare da dove si era lasciato e cercare finalmente di cancellare il fantasma della sconfitta del 2012; ovviamente l’impresa sarà difficile, soprattutto con tutti i cambiamenti che hanno interessato il roster dei Thunder (forse ora leggermente meno competitivo), ma con KD in sella un’impresa del genere ha sicuramente qualche probabilità in più di avere successo.

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