Come già anticipato nelle scorse settimane, uno degli aspetti su cui gli arbitri NBA saranno tenuti a prestare maggiore attenzione in questa stagione, o per lo meno nella prima parte, sarà il cosiddetto “delay of the game“, ovvero il ritardo nella ripresa del gioco dopo un canestro. Lo ha ribadito proprio il direttore dei referee in persona, Don Vaden, in alcune dichiarazioni rilasciate a NBA.com.
“In questa stagione noterete un inasprimento nelle punizioni riguardo alla regola del “delay of the game”, come accordato anche con i responsabili della Competition Committee della Lega. Non si tratta di una norma che vieta in assoluto di toccare il pallone dopo il canestro segnato, ma non sarà più permesso ai giocatori di prendere la palla e passarla nelle mani degli arbitri dopo che la sfera è scesa nella retina. In caso contrario, l’attaccante che prende la palla dopo un canestro segnato e la passa agli arbitri riceverà: un richiamo ufficiale – se si tratta della prima scorrettezza commessa da quella squadra – oppure un fallo tecnico a proprio carico – se questa violazione è avvenuta per la seconda volta”.
L’intento di questa maggiore severità richiesta ai “fischietti” NBA è quello di favorire la velocità e l’intensità del gioco e allo stesso tempo quello di privilegiare lo spettacolo della partita. In questo modo si eviterà il ricorso al trucchetto messo in atto da molte squadre – ovvero prendere la palla dopo canestro segnato e trasmetterla nelle mani dell’arbitro sotto il tabellone – nel tentativo di ritardare la ripresa delle operazioni e nel frattempo permettere ai compagni di guadagnare quei 3-4 secondi di vantaggio per un miglior posizionamento nella metà campo difensiva, a scapito di una ripartenza rapida nelle azioni da parte della squadra che ha appena subito il canestro.
Le direttive che arrivano dalle stanze dei bottoni NBA sono chiare ma come sempre c’è un “ma”: in genere, come tempistica, nelle scorse annate l’applicazione sul campo delle norme più pignole avveniva fino al Giorno del Ringraziamento o fino a Natale nei migliori dei casi, non più tardi. Con la stagione appena iniziata, quanto durerà il rispetto per le nuove indicazioni? Agli arbitri l’ardua sentenza.