La NBA è spettacolo è emozione è un racconto del racconto, una sorpresa ogni mattina per chi si sveglia all’alba per guardare e provare a buttar giù un proprio commento sulla notte americana. Siamo all’inizio, manca ancora un infinita serie di partite ma non possiamo non notare qualche sorpresa o qualche conferma.
Questa notte ha esordito Philadelphia contro i colossi di Miami, potremmo dire una partita senza speranza, una di quelle da Davide contro Golia. Invece Miami parte malissimo, collassa nel primo quarto subendo un parziale di 33 – 14, successivamente rimonta, ma non è pronta al ritorno di fiamma dei 76ERS che vanno a vincere 114 – 110. Ciò che sembrava impossibile si concretizza, prima sconfitta di Miami e stupenda prestazione del rookie di Phil, Micheal Carter-Williams che, con 22 punti e 12 assist 9 palle rubate e 7 rimbalzi abbaglia la notte NBA e si presenta al grande pubblico con un show spettacolare.
Non solo l’esordio degli ultimi, quanto meno secondo i bookmaker, ma anche quello dei primi, o quasi. I Nets infatti arrivano alla Quicken Loans Arena per far di un sol boccone i Cleveland Cavaliers, ma anche in questo caso Golia cade per non rialzarsi più. Ai Nets non bastano le prestazioni dei singoli con Pierce a quota 17 e Brook Lopez a 21, I Cavs rispondono alla grande con Kyrie Irving che sfiora la doppia doppia (15 punti, 9 assist) e Tristan Thompson che aggiunge 18 punti e 8 rimbalzi. Per 7 minuti si rivede anche Bynum, troppo poco per giudicare. il finale recita Nets 94 – Cavaliers 98.
A Toronto, arrivano i Celtics per provare a far ricredere i detrattori che, per l’intera off-season, hanno riempito pagine di giornali con titoli da fine del mondo. Non ci riescono pur giocando una partita all’altezza, brilla Jeff Green con 25 punti e Bass che arriva a quota 17. Come detto, però, non bastano perché Toronto risponde molto bene; guidati da Gay (19 punti) e DeRozan (13 punti), i Raptors riescono a portare a casa la vittoria con un ottimo quarto/quarto, vinto 22-16. Finisce 93-87 per Toronto.
Vincono anche i KNICKS che ospitano i Bucks (90-83).
Non c’è J.r. Smith, ma Anthony parte alla grande con 19 punti e aiutato dalle prestazioni rilevanti di Shumpert (16) e Felton (18) riesce a piegare la resistenza di Milwaukee. La sensazione è che i Bucks siano estremamente legati alle prestazioni di Mayo, se la stella della squadra smette di brillare sarà dura scrollarsi dall’ultimo posto. Per Bargnani serata amare solo 6 punti e molta imprecisione al tiro. New York batte Milwaukee (90-83)
A Detroit c’è un mondo tutto nuovo e ai Wizards non bastano le buone prestazioni dei singoli: Ariza 28 punti, Wall 20 con 11 assist e Beal a quota 17 per stendere i Pistoni. La doppia doppia di Monroe 24 punti e 16 rimbalzi, i 19 di Smith conditi con 5 assist e 5 rimbalzi, e i 12 punti e 8 rimbalzi di Drummond, sono solo alcune delle statistiche che hanno permesso ai Pistons di vincere e convincere la platea. Occhio al redivivo Billups (16 punti e 5 assist) perché quest’anno nella MOCITY si fa sul serio. Datome per ora, guarda solo dalla panchina. Wizards 102 Detroit 113.
E’ servito un Over-Time ai Minnesota Timberwolves per battere gli Orlando Magic (120-115). Torna Love, 31 punti + 17 rimbalzi, torna Rubio 13 punti + 11 assist, e si aggiunge anche Kevin Martin 23 punti e questi Minnesota adesso non scherzano più. Ad Orlando però non si fa di peggio. Afflalo 28 punti e 9 rimbalzi, Vucevic 22 + 16 rimbalzi, Nelson 18 punti e 8 assist, Oladipo 14 punti e l’ottimo Nicholson 13 punti e 7 rimbalzi riescono a resistere anche troppo a lungo considerati i valori in campo. Questi Magic potranno anche arrivare ultimi, ma per ora sia contro Indiana che contro Minnesota hanno mostrato cose molto buone.
Houston – Charlotte (96-83), vede il ritorno di un Howard ad alti livelli, 17 punti e 26 rimbalzi. Harden aggiunge 21 centri, 16 per Lin e 10 per un ottimo Paerson i Rockets battono i Bobcats solo nell’ultimo quarto con quasi tutto il quintetto titolare di Charlotte i doppia cifra.
Ancora Pacers, ancora George. Certo, l’esordio dei nuovi Pellicans non poteva essere più duro, nonostante una prestazione ottima, infatti, New Orleans non riesce a spuntarla, 95-90 il risultato finale. Holiday si presenta con 24 punti e 5 assist, Gordon con 25 punti e Davis parte in doppia doppia con 20 punti e 12 rimbalzi. Delude invece Evans. Per Indiana brilla George 32 punti e Hill ne aggiunge 19 e può bastare così.