Categorie: Philadelphia 76ers

Michael Carter-Williams, l’esordio di una futura stella?

«I couldn’t think of a better way to start your NBA career.» – Non posso immaginare un modo migliore per iniziare la tua carriera NBA. (LeBron James)

Ci sono quelle sere in cui milioni di appassionati si sintonizzano davanti alle tv di tutto il mondo per diventare testimoni di eventi speciali e l’annunciato addio di Allen Iverson nel pre-partita dell’opening night per i Philapelphia 76ers ha trasformato questa notte in un evento da seguire. Una delle più brillanti e controverse stelle degli ultimi 20 anni annuncia il proprio ritiro con tanto di conferenza stampa, poltrona d’onore sulle tribune, cartelloni di ringraziamento fra gli spalti e video tributo al maxischermo. Chiusa la cerimonia e fermati i ricordi, al tifoso dei Sixers, come un po’ anche a tutti gli altri, si smorza l’entusiasmo. Gli aspetta l’esordio di una squadra con ben poche ambizioni contro i campioni in carica della lega e il quattro volte MVP Lebron James.

Questa notte, però, qualcosa di magico si è abbattuto sul Wells Fargo Center di Philadelphia e ha reso l’evento ancora più speciale. Una matricola proveniente dall’università di Syracuse, NY, si sta rendendo protagonista di una prestazione che non può passare inosservata. È quando si inizia a realizzare che quello che sta accadendo in campo rischia di entrare nella storia che amici e colleghi iniziano a scriverti: «Vai a vedere cosa sta succedendo a Philadelphia!!». Ed è successo davvero. Michael Carter-Williams sta sfiorando una quadrupla doppia al suo esordio in NBA e, dopo aver condotto la propria squadra ad un 19-0 all’inizio del primo quarto, la sta guidando alla vittoria a suon di punti, recuperi e assist, proprio come era abituata a fare quella persona che ha appena dato l’addio al gioco e che, questa sera, lo sta guardando dagli spalti. Se non trovate romantica questa coincidenza smettete di seguire l’NBA. La partita terminerà con una vittoria dei Sixers sul finale, guidati da Evan Turner e, ovviamente, da Michael Carter-Williams, che concluderà con 22 punti, 12 assist, 9 palle recuperate e 7 rimbalzi.

Ma chi è Michael Carter-Williams? Si poteva prevedere un’inizio così? Il suo coach a Syracuse, Jim Boeheim lo descrive come una potenziale stella, con un buon tiro, da migliorare, e un’incredibile visione di gioco. E ieri l’ha dimostrato dal primo all’ultimo minuto in campo.

Lui capisce il gioco, lo vede. Ha una grande e naturale percezione per il gioco del basket.

Carter-Williams si presenta al Draft 2013 con delle buone statistiche sul campo (11.9 punti,  5.1 rimbalzi, 7.3 assist e 2.8 recuperi a partita), ma senza le aspettative delle primissime scelte e con una piccola schiera di detrattori che lo accusano di forzare troppo le giocate in campo e di non avere un tiro all’altezza della NBA. Viene scelto come undicesimo in assoluto da dei Philadelphia 76ers orfani di Jrue Holiday ed Andrew Bynum, pronti ad affrontare una stagione da squadra materasso per puntare alto al prossimo Draft. Ciò che accadrà all’esordio è ormai storia, e lo sarà anche la stagione a venire in cui i Sixers, confermano esperti e tifosi, non si impegneranno più di tanto per tentare la conquista dei Playoffs, anche se ora avranno qualche occhio in più puntato addosso e gli appassionati un ulteriore motivo per seguirli.

 

Give @MCW1 the @NBA record for most steals in a debut game! He has 8 to go along with 19 points, 9 assists, and 4 boards.

— Philadelphia 76ers (@Sixers) October 31, 2013

Nel corso della partita di ieri, il ventiduenne playmaker di Philadelphia, con le 9 palle recuperate, ha stabilito un record per un esordiente ed eguagliato quello di franchigia che appartiene a tre diversi giocatori fra cui, neanche a farlo apposta, Allen Iverson. È diventato anche il primo Sixer ad esordire con una doppia doppia dopo Maurice Cheeks.

Un esordio da fuoriclasse si lascia dietro sempre una lunga scia di discussioni. Molti si improvvisano indovini pronosticando una facile vittoria del premio per il Rookie dell’anno, altri assicurano che il suo exploit sarà più effimero di quel che si pensa e altri ancora si preparano ad una nuova Linsanity. La realtà dice chiaramente che nessuno può essere a conoscenza del destino di questo giocatore o può, al giorno d’oggi, fare previsioni accurate su ciò che sarà, ma ogni appassionato ieri notte si è augurato di aver assistito alla nascita di una stella. E quando una persona che si fa chiamare “The Chosen One” (il Prescelto) ti dice che “Non c’è miglior modo per iniziare una carriera NBA”, ci credi un po’ anche te.

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