Non è stato un ritorno facile quello di Dwight Howard allo Staple Center. Al centro dei Rockets, che hanno perso la sfida contro i Clippers 137 a 118, i tifosi dei Velieri non hanno fatto dimenticare il suo passato gialloviola.
Howard è stato accolto durante il pre-partita da una sonora contestazione (attraverso dei buu), proseguita nei minuti iniziali della partita ogni qualvolta toccasse palla .
Non mi interessa, possono contestarmi quanto vogliono.
Questa la risposta secca di Superman alle domande rivoltegli nel post-partita. Anche se a lui non avrà pesato, la contestazione ha portato a una partita sottotono per l’ex Orlando Magic (13 punti e 9 rimbalzi).
Ho avuto problemi di falli (3 nel solo primo quarto, ndr). Ho provato a rifarmi nel secondo tempo, ma ho sbagliato molti tiri facili.
Quello della notte è stato però solo l’antipasto di quello che attenderà Howard giovedì, quando i Rockets torneranno a Los Angeles per la sfida coi Lakers.
E’ solo una partita. Solo una partita… Anzi non vedo l’ora di vedere alcuni miei ex compagni.
La sua unica stagione in maglia gialloviola è stata alquanto tormentata, tra infortuni, gioco scadente e aspettative non mantenute. La sua decisione di lasciare Los Angeles però è ancora oggetto di molte domande da parte dei giornalisti, e Howard sembra abbastanza stufo della situazione.
E’ finita, OK?! Ho preso la mia decisione e sono felice a Houston. Questa è la mia vita, se non vi va bene cosa posso farci?
Così Howard ha voluto chiudere una questione che però tornerà prepotentemente di scena giovedì, in una sfida in cui verrà testata la durezza mentale del centro dei Rockets.