Con Tyson Chandler fuori dalle 4 alle 6 settimane per una frattura composta al perone destro, i New York Knicks stanno pensando di adottare nuovamente un quintetto piccolo, facendo partire Andrea Bargnani da centro. Il quintetto che coach Mike Woodson avrebbe in mente sarebbe composto da Raymond Felton, Pablo Prigioni, Iman Shumpert, Carmelo Anthony (che tornerebbe quindi a giocare da 4) e appunto Bargnani; questa lineup, nelle intenzioni del coach, dovrebbe già debuttare venerdì contro i Bobcats. Con J.R.Smith di ritorno domenica dalla sospensione per 5 gare inflittagli dalla NBA, è possibile che Woodson decida poi di fare partire J.R. come starter, con la probabilità che a cedergli il posto sia Shumpert.
“È stato provato sin da quando sono qui che un quintetto piccolo funziona” – ha dichiarato Woodson a ESPN – “Ci saranno partite però con squadre come i Nets o i Pacers, squadre con parecchi centimentri, contro le quali non se la soluzione giusta da adottare possa essere quella di un quintetto piccolo. Con Amar’e (Stoudemire, ndr) e Kenyon (Martin, ndr) entrambi a basso minutaggio, Bargnani giocherà adesso da 5 e Melo tornerà a giocare da 4, ruolo dove l’anno scorso ha fatto le nostre fortune. In campo andranno poi Felton, Prigioni e Shumpert sino a quando non tornerà J.R.Smith. Questa è l’unica strada percorribile al momento.”
L’infortunio di Chandler costringerà senza dubbio Woodson a sfruttare maggiormente Kenyon Martin anche se, come risulta dalle stesse dichiarazioni del coach, il giocatore sarà costretto a un minutaggio limitato. Nella partita di ieri contro i Bobcats, Martin ha giocato 18 minuti, ma era ancora in scarsa condizione fisica e dovrà essere monitorato; l’intenzione sembra quella di concedergli un minutaggio in un range tra i 10 e i 20 minuti. Per quanto riguarda Amar’e Stoudemire, nessun passo avanti quanto alla possibilità di utilizzare maggiormente il lungo ex-Phoenix.
“So bene quali sono i problemi fisici che li affliggono.” – ha dichiarato Woodson in conclusione d’intervista- “Per cercare di sfruttarli meglio e avere il massimo da loro, non posso farli giocare 30 minuti a notte perchè potrebbero avere una ricaduta definitiva. Quindi stiamo cercando di monitorare il loro minutaggio e cercare di rendere il tempo che giocano il più produttivo possibile, così da acquisire un vantaggio sufficiente a vincere le partite. Questo è qualcosa che sto cercando di mettere in pratica al momento”.