Era prevedibile che a brillare in questo match fossero le due stelle più acclamate, e tanto è stato, anche se, nella vittoria finale 94-83 dei Jayhawks sui Blue Devils, vi è molto altro. Perry Ellis, per i Jayhawks, è stato un fattore decisivo con i suoi 24 punti e 9 rimbalzi e soprattutto è stato il cardine di una difesa spezza partita che, dopo il primo tempo, conclusosi 42-40 a favore di Duke, ha permesso ai ragazzi di Coach Self di portare a casa il risultato nonostante una prestazione monstre del freshman star Jabari Parker, che ha messo a referto 27 punti, 9 rimbalzi, 1 assist, 2 rubate ed 1 stoppata. A destare maggiormente le attenzioni dei presenti allo United Center è stato, come ci si aspettava, Andrew Wiggins, che, limitato dai falli nel primo tempo, è esploso definitivamente nel finale di partita: ha realizzato 16 dei suoi 22 punti finali nel secondo tempo di gioco, dimostrando una maturità ed una fiducia in sè stesso considerevoli, cercando il pallone in tutti i possessi-chiave degli ultimi minuti; per le statistiche, ai 22 punti ha aggiunto 8 rimbalzi ed 1 stoppata. Non male le altre due stelline di Kansas: per la guardia Wayne Selden 15 punti, 6 rimbalzi e 4 assist; per il centro Joel Embild soli 2 punti ma conditi da 7 rimbalzi e 5 assist, oltre la presenza più che intimidatoria sotto canestro. Considerato che Wiggins, Ellis, Embild e Selden saranno protagonisti anche del prossimo Draft, dopo una prestazione corale così solida e matura, c’è da preoccuparsi per gli altri atenei del paese. Parker è stato ben assistito dai vari Hood, Jefferson, Cook e Sulaimon, e, nel complesso, Duke ha mostrato una buona pallacanestro, ma, come sottolineato da Coach K a fine partita, è nella metà campo difensiva che si necessita di miglioramenti sostanziali, e, presenze come Embild o Randle dei Kentucky Wildcats, a centro area, alla lunga potrebbero risultare più determinati nel torneo dei vari Parker e Wiggins.
Se nel match tra Kansas e Duke a scontrarsi, erano, rispettivamente, la numero 5 e la numero 4 del ranking, la nottata ha riservato, sempre allo United Center di Chicago, un’altra partita di cartello: lo scontro tra la numero 1 del ranking, i Kentucky Wildcats, e la numero 2, i Michigan State Spartans, con questi ultimi risultati poi vincenti con il punteggio di 78-74. Oltre al valore delle due formazioni, il match, come per Kansas-Duke, ha offerto la possibilità di vedere in campo diversi elementi di sicura elegibilità al prossimo draft: Randle, Young, Conley-Stein, Poythress, Andrew e Aaron Harrison per i Wildcats e Harris, Payne ed Appling per gli Spartans; tra tutti questi, a risultare maggiormente incisivi, nello score dell’incontro, Appling per Michigan con i suoi 22 punti, 8 rimbalzi, 8 assist e 4 rubate e Randle per i Wildcats con 27 punti e 13 rimbalzi.