Categorie: News NBA

Carter attacca Howard: “Sa solo piagnucolare”

Giorni difficili per Dwight Howard. Il centro degli Houston Rockets è uscito sconfitto dalla gara coi Mavericks non solo nel punteggio finale, ma anche sotto il profilo dell’immagine.

L’ex giocatore degli Orlando Magic è stato infatti multato dalla Lega di 25000 dollari per aver scagliato la palla all’indirizzo di un tifoso di Dallas. Non si è trattato di un gesto violento o particolarmente cattivo ma la Lega vieta queste manifestazioni da parte dei giocatori nei confronti degli spettatori, anche se questi ultimi si stanno rivolgendo agli atleti in modo ingiurioso o irrispettoso. In più Howard era recidivo, quindi la multa è scattata in automatico.

Ma non è finita qui per Superman. Ci ha pensato Vince Carter nel dopogara a dare un’ulteriore spallata alla già debole credibilità di cui Howard gode tra i colleghi. Ecco le dichiarazioni di Vincredible nel post-partita ai microfoni di ESPNDallas.com. “Per tutto il tempo Howard ha continuato a lamentarsi con gli arbitri. Continuava a dirmi che io era un piagnucolone. Allora gli ho detto “Sei il più grande piagnucolone che conosca” e lui mi risponde facendo il finto tonto “Perché mi dici questo?” Ma lui lo sa benissimo il motivo. Alla fine Dwight è un bravo ragazzo però in campo è un gran piagnucolone”.

Carter prosegue e svela un altro siparietto accaduto nel corso del match. “Ad un tratto dopo un altro fallo fischiato contro di lui, Howard continuava a lamentarsi, così gli ho detto “Andiamo Dwight, hai alzato troppo il gomito. In più sei stato tutto il tempo nel pitturato, di cosa ti lamenti?” e lui sapete cosa mi ha risposto? Che devo smetterla di piangere. Cosa? Stai scherzando spero?”

Non è il primo attacco mediatico che subisce Howard in questo inizio di stagione e non sarà nemmeno l’ultimo. Carter non fa altro che aggiungersi alla già lunga lista che comprende anche Shaquille O’Neal e Mark Cuban, oltre ai tanti tifosi dei Lakers che non gli hanno perdonato la scelta di lasciare Los Angeles in estate per raggiungere Houston, nonostante la grande mobilitazione e la massiccia campagna di convincimento messe in atto dai più importanti personaggi del mondo gialloviola per cercare di trattenerlo in California. Howard non ha altri modi per zittire le critiche se non quello di giocare una grande stagione sul piano sportivo e di dimostrare di poter portare i Rockets ai vertici della NBA nella lotta per il titolo.

 

 

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Pubblicato da
Simone Domenichetti

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