Il titolo dell’articolo (che ricalca quello del libro) non lascia dubbi. Se sei uno che passa le nottate intravedendo sul bianco intonaco del soffitto della sua camera il contorno dell’inconfondibile skyline di Manhattan, sognando ogni singola azione della prima partita NBA che vedrai al Madison Square Garden, allora questo è uno di quei libri che devi comprare. Non puoi esimerti. Per questo motivo, zigzagando tra gli scaffali della mia libreria di fiducia, appena ho posato l’occhio sul “libricino” scritto da Fabio Alicini ho capito che sarebbe stato il mio prossimo acquisto.
Edito non più di un mese fa, in questo libro Alcini cerca (con successo) di tracciare una sintetica cronistoria di tutto quello che oggi ha portato l’NBA ad essere uno dei campionati con maggiore impatto a livello planetario e in cui tutti i ragazzi che accarezzano con costanza la palla a spicchi sognano di approdare.
La trattazione, che cerca di mantenersi il più possibile “distaccata”, è in realtà una lunga cronaca di fatti, storie ed aneddoti che hanno in qualche modo segnato la nascita e lo sviluppo della National Basketball Association. Si parte dagli inizi del Novecento, dalla creazione di varie leghe professionistiche che nascevano (e scomparivano) con grande rapidità, fino a giungere ai giorni nostri, ai Big Three di Miami e al secondo anello vinto da Lebron.
Il racconto cerca di abbracciare con la maggiore completezza possibile la più larga parte della storia che l’NBA porta in dote con sé, esaurendo in buona parte i dubbi che ai meno ferrati potrebbero balenare in mente (in 250 pagine sarebbe stato impossibile riportare TUTTO quello che questa Lega ha raccontato e messo in mostra).
I personaggi simbolo non mancano. Russell e Chamberlain, Magic e Bird, Jordan e Thomas. Questi (e tanti tanti altri) riempiono i vari capitoli (leggere l’indice del libro è una delizia per davvero, un lungo elenco di fenomeni/campioni/protagonisti che hanno segnato l’NBA), raccontati in maniera asciutta ed essenziale, in un modo tale da farne risaltare ancora di più la magia e la poesia.
Consigliatissimo per tutti quelli che vogliono approcciare ed avvicinare il mondo dell’NBA, il libro di Alcini è ottimo anche per chi si ritiene un buon conoscitore di tutto ciò che gravita attorno alla palla a spicchi dall’altra parte dell’oceano. In quel caso la maggior parte degli eventi raccontati vi risulterà già nota (i 100 di Wilt, “Tragic” Johnson o il “Flu Game” di MJ per citarne alcuni dei più famosi), ma fare un “ripasso” non fa mai male!
E’ un promemoria da tenere bene in vista sulle mensole della propria libreria, sempre a portata di mano per un consulto o per fugare qualsiasi dubbio. Come d’altronde ogni libro che parla di NBA è uno di quelli per cui vale la pena investire del tempo.