Quando Marcus Smart, lo scorso aprile, annunciò che sarebbe rimasto a OSU per il suo anno da sophomore, i tifosi Cowboys tirarano un sospiro di sollievo; uno dei freshman più interessanti degli ultimi anni avrebbe rinunciato a ” diversi, diversi milioni di dollari” ( a detta dello stesso Smart ), derivanti da una “pick” sicuramente altissima al Draft, per far parte di un gruppo ( anche Le’Bryan Nash e Markel Brown annunciarono la loro permanenza in quella celebre conferenza datata 17.04.2013 ) con cui intravedeva la possibilità di puntare al titolo NCAA. Considerato da molti tra i “papabili” alla terza scelta assoluta, dietro agli ormai noti candidati alla #1 Wiggins e Parker, Smart sarà certamente uno degli elementi da seguire con maggiore interesse in questa stagione e, parere personale di chi vi scrive, vederlo a giugno selezionato con la prima chiamata assoluta, non sarebbe poi così blasfemo. Vincitore con Team Usa degli ultimi mondiali U-19, nella passata stagione, vissuta da freshman, Smart ha viaggiato con medie di tutto rispetto: 15.4 punti, 5.8 rimbalzi, 4.2 assist e soprattutto 3 rubate a partita, leader della Big 12, che l’hanno portato, insieme agli altri Cowboys, a strappare un pass per il torneo NCAA, nel quale, però, OSU ha ceduto al primo turno contro gli Oregon Ducks.
Gli Oklahoma State Cowboys hanno vinto il titolo in due occasioni (1945,1946 ) divenendo il primo ateneo a trionfare in anni consecutivi; fattore alla base di questi successi Coach Henry Iba, ricordato nella storia del gioco come un grande innovatore, soprannominato anche ” The Iron Duke of Defense” per aver fatto della difesa, oltre che dell’attacco metodico e votato al controllo palla, la sua principale arma, portando OSU a vincere quasi sempre match a bassissimo punteggio. Da sottolineare come i Cowboys giochino in un arena il cui nome, Gallagher-Iba, deriva, oltre che dal compianto coach del team di basketball, anche da un altro venerato allenatore, Gallagher, leggenda del wrestling universitario, vanto di Oklahoma State, che nella disciplina ha conquistato ben 34 titoli. OSU ha partecipato 6 volte alle Final Four ( 1945,1946,1949,1951,1995,2004 ), l’ultima delle quali, nel 2004, arrivata con il record scolastico di 31 vittorie a seguito di una stagione che vide protagonista Tony Allen, ad oggi uno dei migliori difensori one-on-one dell’Nba. Tre anni prima di queste finals, il 27 gennaio 2001, accadde la tragedia che ancora oggi il mondo Cowboys, e quello dell’NCAA in generale, fatica a dimenticare: uno dei tre aerei in cui viaggiavano staff e giocatori, di ritorno dalla sconfitta contro University of Colorado, si schiantò nei pressi di Byers ( Colorado ) a causa di una tempesta di neve; nell’incidente morirono 10 persone che vengono annualmente ricordate in una corsa di 10 chilometri chiamata ” Remember The Ten Run “.
In questo momento i Cowboys sono quotati come settima forza della Division I nel ranking stilato ogni lunedì dalla Associated Press e di certo Coach Travis Ford, con una stella come Smart nel proprio roster, può sperare di avanzare ben oltre il primo turno della passata stagione nel prossimo torneo NCAA.