Sembra che la prossima casa del centro dei Rockets sarà Philadephia. Data per chiusa la trade che avrebbe spedito Asik ai Sixers, seguita da un secondo annuncio che lo scambio in corso avrebbe coinvolto la bellezza di tre squadre, tra gli offerenti interessati al turco si sono fatti sotto anche i Boston Celtics.
A frenare l’accordo con i Sixers è stato il GM di Houston Daryl Morey, interessato ad esplorare ogni strada e valutare tutte le possibilità prima di chiudere definitivamente le trattative. Accogliendo a braccia aperte le offerte più allettanti, come quella dei Celtics.
Uno tra Jeff Green e Brandon Bass sarà il giocatore potenzialmente in rampa di lancio per Houston, entrambi ben visti e compatibili al fianco di Dwight Howard. In aggiunta a Bass o Green, i Celtics detengono una prima scelta da inserire eventualmente nella trade. Proposta succulenta per Houston, visto che era ciò su cui puntava fin dall’inizio dando via Asik, l’unica condizione posta sul banco delle trattative: avere una prima scelta come contropartita.
Altro punto a favore di Boston, l’enorme stima che Morey(GM Rockets) e Kevin McHale( coach di Houston & former celtics) nutrono nei confronti del presidente dei Celtics Danny Ainge, con cui scorre più che buon sangue. Scenari ancora aperti, dunque, a tre giorni dalla deadline fissata dai Rockets per liberarsi del turco. Un futuro che per Omer Asik potrebbe avere tinte biancoverdi.