La scorsa notte i Knicks, negli ultimi 24. 5 secondi di gara contro i Wizards, son riusciti a mettere in atto solamente il siparietto finale: Carmelo Anthony si toglie la fascia e la scaraventa al suolo assieme a tutta la frustrazione accumulata dall’inizio di questa maledetta stagione nella Big Apple.
Questi Knicks hanno dimostrato ancora una volta come nel momento cruciale della partita riescano a rovinare praticamente tutto, dai tiri liberi alla mancata chiamata del timeout per l’ultimo possesso. Il risultato non si è fatto attendere: ennesima sconfitta, questa volta contro un’agguerrita Washington che porta a casa la partita nel finale abbattendo al Madison i NYK con il punteggo di 102-101.
JR Smith conclude la partita con 18 punti e 6 assist, tirando però solo 6/16 dal campo.
“Non ci potevo credere quando abbiamo perso stasera” ha dichiarato Anthony. “Abbiamo avuto la possibilità di portare a casa questa partita. Il modo in cui l’abbiamo persa… non dovevamo perdere quel pallone.”
Quello a cui è difficile credere è stata la difesa su Bradley Beal: Beno Udrih è stato lasciato solo ed è stato battuto facilmente dalla guardia dei Wizards, che ha così segnato il canestro della vittoria a 6.9 secondi dalla fine. Bargnani avrebbe dovuto fornire la copertura, ma inspiegabilmente non lo ha fatto. Inoltre i Knicks avevano ancora un fallo da spendere.
“Probabilmente avrei dovuto chiamare un timeout alla fine”, ha ammesso Woodson al termine della partita. Ora New York si ritrova con un record di 7-17, con un colpevole 4-9 in casa e con l’ennesimo infortunio da affrontare: Pablo Prigioni out almeno due settimane con un dito del piede rotto.
“Penso che stessimo aspettando un timeout”, ha detto inoltre Anthony. “Penso che sia successo tutto troppo in fretta. Non ricordo.”
Per tutte le critiche che Woodson ha ricevuto durante questo traumatico avvio di stagione, la sua incapacità di prendere il controllo nel finale di gara si riflette negativamente su di lui in un momento in cui non può permettersi tali errori.
Dopo l’ammissione di colpevolezza di Woodson sul finale, Anthony ha cambiato la sua dichiarazione rispondendo: “Se lui ha dichiarato che è colpa sua, è sua la colpa. Non ho bisogno di parlarne o di cercare scuse per questo. Se quello ha detto, si prenderà la colpa. Come giocatori abbiamo avuto modo di essere abbastanza intelligenti da leggere la situazione: tempo, punteggio e situazione. In un momento simile sapevamo di avere timeouts, sapevamo di avere falli da spendere alla fine della partita.”
Anthony ha concluso la sua serata con 32 punti, miglior marcatore di squadra.
Quando gli è stato chiesto di discutere sul lavoro che Woodson compie negli spogliatoi ha detto:“Non voglio discuterne. Non parlerò di questo. Per quanto mi riguarda lui è più che sicuro al momento. Non c’è niente da dire. E’ il nostro coach e siamo completamente dalla sua parte.”
@m4tteolorenzo