Nella notte i New York Knicks sono andati incontro all’ennesima sconfitta per mano dei Memphis Grizzlies, con il punteggio di 95-87 a favore della franchigia del Tennessee; neanche il ritiro prepartita voluto da coach Mike Woodson è stato capace di propiziare una vittoria e, a questo punto della stagione, la classifica dei Knicks è ancora più impietosa con record di 8 vittorie a fronte 18 sconfitte, un record che lascia certamente a bocca aperta i tifosi dei Knicks che si aspettavano una stagione senza dubbio diversa.
Sulla questione è intervenuto la stella dei Knicks Carmelo Anthony che, riprendendo quanto detto nel ritiro prepartita dei Knicks venerdì (e riportatovi da NBAReligion), ha esaminato le possibili cause di questo tracollo:
“Arrivati a questo punto, non credo che si tratti di una questione tecnica, ma piuttosto di un problema psicologico. Soffriamo dal punto di vista mentale. Come giocatori, singolarmente, dovremmo iniziare a giocare con la mente sgombra da tutte queste pressioni, e ricominciare a divertirci mentre lo facciamo, senza preoccuparci di tutto quello che ci sta attorno.”
Anche se i problemi di New York sono particolarmente gravi anche sotto l’aspetto tecnico, un attento osservatore non potrà certo negare che l’atteggiamento svogliato in partita dei Knicks (complessivamente intesi) sta giocando un ruolo di primo piano nel rendere questa stagione fin qui un completo fallimento; tuttavia il talento del roster è fuori discussione e talora la squadra esprime sprazzi di buon basket. Ma con una tenuta così fragile sotto l’aspetto mentale questi sprazzi non possono che rimanere tali e rimanere limitati a momenti isolati del match. Proprio questa è una delle cose più frustranti per Anthony, e il no. 7 ne parla nelle sue dichiarazioni conclusive:
“Al momento siamo una squadra estremamente incostante. Abbiamo sprazzi di grande basket, ma abbiamo anche momenti in cui sembriamo come morti. Dobbiamo migliorare in questo. Dobbiamo cercare di mettere insieme una partita e cercare di diventare una squadra più costante.”