Categorie: Miami Heat

Infortunio all’inguine per LeBron James

Oltre al danno la beffa, che rischia di essere estremamente seria per i Miami Heat.

Oltre alla sconfitta in overtime contro Sacramento, dopo essere stati avanti anche di 17 punti, i campioni in carica devono fare i conti anche con l’infortunio di LeBron James. L’MVP della scorsa stagione ha infatti riportato un infortunio all’inguine, che rischia di essere serio, almeno sentendo le parole di James.

Non lo sento molto bene per ora. Non so bene cosa sia successo nel primo tempo. Ho giocato molto nel secondo tempo e nell’overtime, e ho affaticato l’inguine. Vedrò come starò durante il viaggio verso Portland stanotte (ieri,ndr.). Ma per ora non sto troppo bene.

James, che ha messo a referto 33 punti conditi con 8 assist e 8 rimbalzi, non ha subito solo l’infortunio all’inguine, ma ha avuto un riacutizzarsi del dolore alla caviglia sinistra già infortunata; The King è infatti atterrato sulla caviglia di un arbitro durante un layup. L’infortunio alla caviglia però, come da lui stesso ammesso, lo preoccupa decisamente meno del problema inguinale.

Sebbene nel secondo tempo James fosse visibilmente zoppo, non ha mai chiesto il cambio, anzi ha tentato in tutti i modi di tenere i suoi a contatto anche durante l’overtime.

Ho provato a fare tutto il possibile per aiutare la squadra a vincere. Sarebbe stato peggio se fossi stato seduto. Ho solo provato a dare ai miei compagni il massimo che potevo, ma stasera (ieri,ndr.) è stata una di quelle partite in cui non ho dato abbastanza.

James era partito titolare in tutte le 29 gare finora disputate da Miami, a volte anche sopra infortuni come la già citata caviglia (che ha rischiato di fargli perdere la sfida contro Indiana) o la schiena, che lo perseguita da inizio stagione.

Gli Heat sono di scena stasera a casa dei Portland TrailBlazers in un back-to-back che ha visto riposare nella prima gara di Sacramento Ray Allen, Chris Andersen e Dwyane Wade.

Due dati statistici sulla partita: la sconfitta di Sacramento ha interrotto la striscia di 19 vittorie consecutive di una squadra dell’Est contro franchigie dell’Ovest (la seconda più lunga della storia NBA); con i suoi 33 punti James supera al 29esimo posto Larry Bird e Gary Payton come migliori marcatori NBA ogni epoca.

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