Mentre i Los Angeles Lakers sono impegnati a districarsi in una delle più difficili stagioni della loro storia, sospesi in un purgatorio cestistico cui erano estranei da anni e con un roster con poco talento e infiniti problemi fisici, sono molte le voci che li vorrebbero attivi sul mercato, per rendere la squadra più competitiva in vista del prosieguo della stagione attuale (o anche più probabilmente di quella seguente; senza dirlo a Kobe però!).
È, però, quanto mai assodato che la situazione salariale dei Lakers non dà al momento al front office la flessibilità necessaria per operare efficacemente sul mercato; e del resto le pretese dei lacustri nel cercare di piazzare qualcuno dei propri giocatori lontano dalla California (si pensi a Gasol) non sono certo modeste.
Per cui L.A. si trova ad operare nel lungo periodo, ponendosi come obiettivo l’estate del 2015, nella quale spera di rinverdire i propri fasti con la firma di qualche giocatore di prima fascia. Tra questi, quello che è stato accostato loro con più insistenza in passato è il lungo dei Minnesota Timberwolves, Kevin Love, recentemente tirato in causa dalle dichiarazioni di un executive della Eastern Conference (che ha preferito l’anonimato), il quale ha dichiarato a Ken Berger di CBS Sports che la volontà di Love sarebbe quella di lasciare al più presto il Minnesota per accasarsi ai Lakers:
“Tutti sanno che (Love) vuole firmare con i Lakers. Nessuno pensa che rimarrà ai T’Wolves.”
Il contratto di Love (un quadriennale da 60 milioni di dollari firmato nel gennaio 2012) presenta un opzione per uscire dal contratto al termine della terza stagione (la seguente, 2014/2015) e stando alle voci che corrono nella lega, è più che probabile che Love sfrutterà questa opzione per ritornare in California, là dove è nato e cresciuto, anche cestisticamente, considerato che il no.42 dei T’Wolves è un prodotto di UCLA.
La domanda quindi diventa: Minnesota riuscirà a trattenere ancora Love offrendogli la possibilità di competere ad alto livello (cosa,al momento, alquanto discutibile), oppure la tentazione di indossare la casacca gialloviola sarà infine troppo forte per Kevin?
Difficile da dire al momento; ma dubbi ve ne sono pochi sul fatto che questo punto interrogativo graverà come un macigno sui T’Wolves per tutta la prossima stagione.