Di fronte ad un report del New York Daily News, che lo dava già pronto a trasferirsi nella Grande Mela nella prossima stagione per allenare i Knicks, il coach dei Chicago Bulls, Tom Thibodeau, ha voluto fare chiarezza, smentendo categoricamente queste voci.
“Andiamo, su! Questa roba è ridicola” – ha dichiarato Thibodeau – “Lo è per davvero e non potrebbe importarmene di meno. L’ho già detto prima: sono innamorato di questa squadra, dei ragazzi che abbiamo e del loro spirito combattivo; questo è quello che penso.”
È tuttavia innegabile che Thibodeau abbia dei contatti ai Knicks, considerato anche il suo passato da assistente sulla panchina dei newyorkesi al tempo di coach Jeff Van Gundy. Se a questo si aggiungono le voci di tensione nei rapporti tra Thibodeau e il presidente dei tori Gar Forman, prima per l’allontanamento di Ron Adams (assistente di lungo corso di coach Thibo) e poi per la trade di Luol Deng, uno degli “alfieri” del coach sul parquet (trade di cui si dice il nostro fosse stato tenuto allo scuro), il dubbio circa un potenziale addio poteva anche lecitamente sorgere.
Ma, a conti fatti, senza considerare le smentite di rito, è difficile pensare che Thibodeau lasci Chicago: innanzitutto per via del suo contratto (l’allenatore è nel primo dei quattro anni dell’estensione a $ 18 mln firmata nella scorsa stagione); e in secondo luogo il ritorno di Derrick Rose in piena salute (anche se per questa affermazione invito vivamente a toccare ferro), fa presumere che il futuro dei Bulls, con le aggiunte di Mirotic e possibilmente di qualche altro pezzo di pregio dal mercato dei free agent, sia certamente luminoso per i tori, vedendoli tornare nuovamente in alto dopo la seconda stagione di transizione consecutiva.
Dunque la suggestione Thibodeau è destinata a rimanere tale per New York, e la ricostruzione newyorkese, Melo permettendo, dovrà passare con molta più probabilità da mani diverse rispetto a quelle dell’attuale coach dei Bulls.