Ancora tanta incertezza ai Chicago Bulls per la situazione di Carlos Boozer. L’ala grande dei tori , in scadenza nel 2015, potrebbe comunque essere amnistiata già alla fine di questa stagione dalla franchigia della Windy City per creare lo spazio salariale necessario ad attrarre un free agent di prima fascia o ad intavolare qualche trade che possa migliorare sensibilmente la squadra (dove per sensibilmente si intende che consenta di puntare in maniera decisa al titolo, infortuni di Rose permettendo).
Molte fonti vicine all’organizzazione dei Bulls, tuttavia, evidenziano l’incertezza che ruota attorno alla situazione di Boozer, il quale si ritiene possa anche essere trattenuto sino alla scadenza naturale del suo contratto (a meno, come detto prima, di free agent cui non si possa dire di no).
In termini formali si potrebbe dire che le probabilità di permanenza di Boozer a Chicago sono al 50% (e per converso la medesima percentuale è relativa alle probabilità di un suo allontanamento), dal momento che il front office ritiene che non ci siano giocatori di un certo livello che giustificherebbero un eventuale amnesty, soprattutto considerando che i Bulls vorrebbero evitare di rialzarsi sopra la soglia della Luxury Tax, ora che vi sono riscesi tradando Deng.
Da quanto risulta, sembra inoltre che il front office ritenga il 2015 una classe migliore in termini di free agency (due nomi su tutti per la frontline, Kevin Love e LaMarcus Aldridge), per cui sarebbe sconveniente secondo la dirigenza andare ad operare sul mercato quest’anno col rischio di ritrovarsi a prendere giocatori di seconda fascia.
Dunque l’amnesty su Boozer è sì una possibilità, ma non sembra un’ipotesi così tanto vicina quanto la si descrive.
Vale la pena di ricordare che Boozer nelle 38 partite finora giocate sta facendo registrare 14,9 punti di media e 8,5 rimbalzi in 30 minuti di impiego a gara da parte di coach Thibodeau (producendo in generale le cifre più basse da quando è arrivato a Chicago); nonostante rimanga offensivamente una delle ali forti migliori della lega, il giocatore in questi anni non ha fatto lo step mentale che ci si aspettava da lui per fungere da leader e da pezzo importante di una squadra da titolo, oltre alle sue carenze difensive e di concentrazione che costringono spesso Thibodeau a panchinarlo nei momenti caldi della partita (a vantaggio di un miglioratissimo Taj Gibson).
Tuttavia l’esperienza di Boozer è innegabile e, dovesse restare a Chicago, potrebbe essere l’uomo adatto per fare da chioccia a Nikola Mirotic, il cui arrivo è previsto nella prossima stagione, facendo sì che il giocatore spagnolo non venga caricato di troppe responsabilità al suo arrivo in NBA e disponga del tempo necessario ad ambientarsi oltreoceano.