Quando lo staff di Team USA ha annunciato la lista dei papabili giocatori che parteciperanno ai campionati mondiali di questa estate, sono state chiamate in causa le migliori guardie della NBA, tra cui Chris Paul, Deron Williams, Russel Westbrook, Stephen Curry, Kyrie Irvins e Damian Lillard.
Tra i convocati però non figura John Wall, playmaker dei Washington Wizards che si sta mettendo davvero in luce per le sue qualità forse mai così bene espresse.
Il giocatore si è sentito snobbato ed è rimasto deluso dalla decisione dell’organizzazione della nazionale americana, ma ha dichiarato che cercherà di restare professionale e prendere questo episodio come stimolo per il miglioramento personale.
“Ci sono già passato e la cosa principale da fare è restare professionali. Userò tutto ciò per migliorare visto che non c’è niente che possa fare in questo momento. Non voglio dire niente e non voglio che nessuno stia dalla mia parte per convincere lo staff a prendermi in considerazione. Loro hanno fatto la loro scelta e io devo solo andare avanti per la mia strada. Non sono stato eletto giocatore dell’anno o rookie dell’anno, quindi devo andare avanti e prendere questi stimoli nel giusto modo per dimostrare che si sono sbagliati.”
Wall, come già detto, sta mettendo insieme numeri decisamente di rilievo in questa stagione (20.2 punti, 1.9 palle rubate), ma non è di certo superiore a nessuno dei giocatori che compare nella lista di Team USA. Inoltre le sue basse percentuali nel tiro dalla lunga distanza potrebbero influire molto in campo internazionale e lasciano preferire a lui giocatori più affidabili dal perimetro ma con le sue stesse caratteristiche all’interno dell’area.
C’è ancora molto tempo da qui al mondiale e le convocazioni potrebbero cambiare con l’avanzare della stagione NBA. Wall dovrà quindi continuare ad impressionare e dimostrare che le sue parole non sono solo dettate dall’amarezza e dalla circostanza sfavorevole.