I Cleveland Cavaliers hanno ufficialmente comunicato il licenziamento del GM Chris Grant. La decisione di Dan Gilbert, proprietario della franchigia, è maturata all’indomani della pesante sconfitta in casa contro i Los Angeles Lakers (sconfitta resa ancora più umiliante dalla circostanza che i Lakers si sono ridotti durante la partita a non avere più giocatori da far ruotare, tanto da dover fare giocare Rodney Sacre anche dopo il suo sesto fallo).
Grant, che ha sostituito Danny Ferry nel 2010, è stato allontanato perché considerato tra i principali colpevoli della fallimentare stagione dei Cavs, partiti con l’ambizione di approdare in postseason ma ritrovatisi invece a lottare per la sopravvivenza nella ben poco ostile Eastern Conference.
Tra i principali meriti di Grant si ricorda principalmente la scelta al draft del 2011 di Kyrie Irving, divenuto a distanza di 3 anni la prima stella dei Cavs nel post-LeBron; opinabili possono invece sembrare le scelte di Dion Waiters nella scorsa stagione (giocatore ha causato più danni alla franchigia che altro, considerato anche il suo dualismo con Irving) e, forse ancora di più, di Anthony Bennett all’ultimo draft, visto che la prima scelta assoluta del 2013 è lungi dall’essere un pezzo utile per aiutare Cleveland nella sua rinascita (o per essere più cattivi, è lontano anche solo dall’essere un giocatore NBA!). Altro demerito di Grant, anche se questo può considerarsi tale solo a posteriori visti i risultati, è la decisione di riportare a Cleveland Mike Brown, evidentemente non il coach giusto per la squadra messa in piedi dal front office.
In attesa di nominare un nuovo GM, il posto di Chris Grant verrà occupato da David Griffin che rimarrà in carica ad interim. Tra i papabili all ruolo di nuovo GM si vocifera che si stia considerando anche l’analista di TNT e ex-campione NBA back-to-back con gli Houston Rockets, Kenny Smith.