Categorie: Non Solo Nba

NCAA week in review: la noia, questa sconosciuta.

Due tripli overtime, un quadruplo overtime, Gary Payton superato da un play che non vedremo mai in NBA, il record di canestri da tre punti in una carriera NCAA, 33 punti con 9-12 al tiro da 3, un giocatore arrestato e tagliato dal programma perché vagava orinando dal finestrino di una macchina, 19 punti recuperati in meno di 9 minuti, qualche numero di Wiggins, Embiid che potrebbe non dichiararsi per il Draft e la lotta per portare Justin Timberlake a cantare l’inno nazionale. Tutto questo e molto altro negli ultimi 4 giorni. Tutto questo dopo un weekend con circa 9 upset. Tutto questo con un Carolina game all’orizzonte. Se considerate il college basketball uno sport minore ci dispiace per voi.

Risultati principali

 

  • Matt Thomas felice perché ha vinto, ma soprattutto perché può andare a casa a vedere il finale della puntata di Masterchef.

    #16 Iowa State ha battuto #19 Oklahoma State 98-97 dopo 3 overtime in quella che è stata senza dubbio la partita della settimana, con Iowa State che è riuscita a vincere a Stillwater (casa di Oklahoma State) per la prima volta dal 1988. I Cyclones sono sembrati in controllo per buona parte della partita, con ottime prove di Ejim (22+12), Niang e Kane (26+9+9), ma uno Smart redivivo nel secondo tempo e soprattutto Le’Bryan Nash (26+9+4 per lui) hanno riportato Oklahoma State in parità. Kane ha avuto l’occasione di vincere la partita nei tempi regolamentari, ma la sua tripla non è andata a buon fine. Negli overtime Iowa State è poi riuscita ad avere la meglio nonostante l’assenza di Niang, con Oklahoma State che ha fallito coi due jumper finali per la vittoria.

    Dopo 4 sconfitte in 6 partite per i Cyclones e 3 nelle ultime 4 per i Cowboys questa partita risultava una must win per entrambe le squadre , le quali hanno infatti giocato con quel senso di disperazione che ha portato poi a un tale prolungamento delle ostilità. Ora la situazione comincia ad essere più serena per Iowa State, coi Cyclones che hanno vinto due partite consecutive contro squadre del ranking come Oklahoma e Oklahoma State e affronteranno 4 delle prossime 6 partite in casa. Meno bene Oklahoma State, ora con un record di 4-5 nelle partite di conference e che dovrà affrontare due trasferte, prima a Texas Tech e poi contro la temibile Texas.

  • Oklahoma State dovrà anche fare a meno di Stevie Clark, pointguard di riserva, cacciato dal programma dopo il terzo problema disciplinare dell’anno. Questa volta è stato beccato ad orinare fuori dal finestrino di una macchina, so long Stevie. Discreta tegola per i già corti Cowboys.
  • #1 Syracuse continua la sua marcia finora inarrestabile e, dopo la partita dell’anno contro Duke, sconfigge anche Notre Dame 61-55 dietro a 33 punti (con 9-12 da 3) di Trevor Cooney, che per l’occasione non era Trevor Cooney ma “Gerry McNamara travestito da Trevor Cooney”.
  • Che la Big East non fosse quella dei nostri padri, ma nemmeno quella dell’anno scorso lo avevamo detto ed in effetti dietro a #12 Creighton e #6 Villanova si sta creando sempre più il vuoto.

    Quelle che al momento sono le terze forze della conference, Xavier e Providence, sono rispettivamente a 3 sconfitte consecutive e a 2 sconfitte nelle ultime 3 uscite. In particolare per i Musketeers di Xavier l’ultima sconfitta è arrivata proprio contro Villanova, che è stata guidata da un Bell da 26 punti, mentre dall’altra parte Xavier si è resa autrice di 16 palle perse. Nonostante il dominio a rimbalzo Providence ha invece perso contro una St. Johns in crescita, con i Johnnies che hanno perso solo 5 palloni e hanno tirato col 50% dal campo, mentre Providence prosegue nei suoi problemi al tiro e in difesa e ha perso 15 palle nel corso della partita, persa 86-76. Visto che il college basket non ci delude mai, la prossima partita vedrà di fronte proprio Xavier e Providence, in una partita da obbligo di vittoria per entrambe le squadre.

  • Dopo la batosta contro Texas, #8 Kansas è ritornata subito sui binari con una decisa vittoria su Baylor, che non è riuscita a dar frutto alle vibrazioni positive date dalla vittoria contro Oklahoma State. Baylor è stata costretta al 29% dal campo e Kansas ha concesso pochissimo a rimbalzo offensivo agli avversari. Tharpe si è reso autore di 22 punti ed è sempre più leader dei Jayhawks da quando sono iniziate le partite di conference. Wiggins ed Embiid non hanno brillato, ma il freshman canadese si è distinto per almeno un paio di giocate notevoli, con questo buzzer beater e questo alley-oop.
  • Dopo la vittoria fondamentale contro Wisconsin, Ohio State continua nella sua risalita ai piani alti del college basket con una vittoria a casa di #17 Iowa, la quale domina a rimbalzo, ma tira solo 3-20 da tre e continua ad aver problemi ai liberi. Vista la difficoltà dei suoi a mettere punti a referto è stato Aaron Craft ha guidare tutti i realizzatori con 17 punti, oltre a 6 assist e altrettanti rimbalzi. 0 rimbalzi per Amir Williams, la cui tendenza alla passività rimane uno dei maggiori punti di preoccupazione per i Buckeyes.
  • #11 Duke continua nel suo ottimo periodo e, dopo aver sfiorato il colpaccio al Carrier Dome, ha regolato senza patemi Wake Forest grazie anche a 21 punti di Jabari Parker.
  • ahahahahahahah

    #3 Florida continua a vincere e questa volta lo fa contro Missouri, nel giorno del debutto del freshman Chris Walker. Missouri è stata a lungo a contatto, anche grazie ad una Florida con poca cura della palla e che non ha chiuso tutte le viti in difesa fino agli ultimi minuti. Quando l’ha fatto però non c’è stato nulla da fare per i Tigers che hanno tirato 1-10 nel parziale finale che ha deciso la partita a favore di Florida. Walker si è reso autore di 4 punti frutto di due schiacciate (l’atletismo è il piatto forte della casa) e di due stoppate, il tutto in 7 minuti di utilizzo. Segnaliamo l’ importante e toccante movimento studentesco dei ragazzi di Florida che vogliono portare l’8 marzo, in occasione dell’ultima partita della stagione contro Kentucky, Justin Timberlake a cantare l’inno nazionale, dato che la pop star sarà a Miami il 5 dello stesso mese per una tappa del suo tour. #BringJT2UF.

  • Seconda vittoria consecutiva per #18 Kentucky che questa volta, contro Ole Miss, ritrova un Willie Cauley-Stein in spolvero dopo diverse prestazioni sottotono e si rende autore 18 punti,11 rimbalzi e 6 stoppate. Ancora opaco Julius Randle.
  • Dopo essere stata portata a scuola da SMU, #24 Memphis si vendica sulla povera Rutger e vince 101-69 in una partita in cui ha tirato col 60% dal campo e da 3 e ha portato 6 uomini in doppia cifra.
  • #2 Arizona la peggiore notizia della stagione l’ha ricevuta dopo la sconfitta contro California, quando è stato reso ufficiale che Brandon Ashley avrebbe saltato il resto della stagione. Contro Oregon è tornata la vittoria, seppur solo per 67-65, ma bisognerà controllare le situazioni di McConnell e Aaron Gordon, infortunatisi nel finale di partita. Arizona è squadra che ancora deve adattarsi ai cambiamenti imposti dalla perdita di Ashley, ma quantomento l’ottimo freshman Hollis Jefferson si è subito dimostrato pronto a salire di colpi con una doppia doppia da 14+10 che ha guidato i suoi contro Oregon, ora con un record di 3-7 nella Pac 12.
  • Continua l’eccellente e ormai prolungato periodo di forma di #7 Cincinnati, che vince contro UConn la sua quindicesima partita consecutiva e tiene Napier a 5-19 dal campo. Sotto per i primi 33 minuti di gara i Bearcats non hanno mai mollato il colpo e, dietro a 26+12+6 di Kilpatrick hanno continuato nella loro marcia.
  • Facile vittoria per #9 Michigan State nel giorno dell’atteso ritorno di Adreian Payne che ha realizzato 12 punti, ma a salire in cattedra è stato Kenny Kaminsky, autore di 5 triple e 19 punti in una partita che ha visto gli Spartans dover fare a meno di Keith Appling per un infortunio al polso.

 

Mid Major Watch:

 

  • Continua l’imbattibilità di #4 Wichita State che continua a dominare la Missouri Valley e, guidata da big-time Cleanthony Early, è riuscita a sconfiggere anche Indiana State in trasferta, decisamente la partita più ostica del calendario di conference per gli Shockers, che ora sembrano avviati verso una stagione regolare perfetta.
  • Stando al solo livello di conference troviamo imbattute altre 5 mid-major ovvero: Saint Louis nell’Atlantic 10, Delaware nella Colonial, Georgia State nella Sun Belt, San Diego State nella Mounatin West e Stephen F. Austin nella Southland.
  • Proprio #5 San Diego State è andata molto vicina alla prima sconfitta di conference nella partita contro Boise State, ma una tripla del transfer da St. John’s Dwayne Polee a 4” dal termine ha salvato gli Aztecs dall’upset.
  • Dopo essere sopravvissuta ad una situazione di svantaggio nell’ultimo minuto della partita contro UNC Wilmington (ancora a 0 nelle vittorie di conference), Delaware è riuscita a recuperare 19 punti di svantaggio a meno di 9 minuti dal termine contro Charleston, così da mantenere la propria imbattibilità nella Sun Belt. Le sospensioni del play Jarvis Threatt e dell’ala Marvin King-Davis, che voci danno ritornanti non prima di marzo, mettono però in serio pericolo di sconfitte la squadra.
  • Vittoria in carrozza per #13 Saint Louis che batte St. Joseph 65-49 e stabilisce il proprio record per vittorie consecutive con 15.
  • Gonzaga non sta avendo una stagione impressionante come altre nel recente passato, ma è in pieno controllo della West Coast Conference con un record di 11-1 ed è ora attesa da una partita di non-conference contro Memphis, che potrebbe aiutare entrambe le squadre a migliorare il proprio seed per marzo in caso di vittoria.
  • Jason Brickman di LIU-Brooklyn con gli 11 assist dell’ultima partita supera, attenzione, Gary Payton all’11esimo posto per assist in carriera nella storia del college basket. Solo nel college basketball.
  • A VMI sono bastati solo 4 overtime per avere la meglio su Gardner Webb, con 28 punti di DJ Convington, frutto di un discreto 13 su 16 al tiro
  • Record di triple realizzate in carriera per Travis Bader che con una bomba dall’angolo destro supera il record di JJ Redick, anche se poi la sua squadra va a perdere 86-64 contro Milwaukee
  • Facile vittoria per VCU che, dietro ad una doppia doppia di Javonte Reddic, domina senza problemi Rhode Island e va 7-1 nell’Atlantic 10.
  • Nella Ohio Valley Belmont ha avuto la meglio nello spettacolare scontro al vertice contro Murray State, vincendo 99-96 con 25 punti da parte di Mann e Jenkins, per Murray State non sono bastati i 29 del freshman Cameron Payne, forse il miglior primo anno di cui nessuno ha sentito parlare.
  • Dopo il difficile inizio di stagione Davidson ha ritrovato il bandolo della matassa nelle partite della Souther ed è ora 9-1 dopo una vittoria contro Samford.

     

Altri risultati e notizie:

 

  • Triplo overtime oltre che per Iowa State e Oklahoma State anche tra Purdue e Minnesota. Per la cronaca vittoria di Purdue e record di 4-6 per entrambe le squadre all’interno della Big Ten.
  • Arizona State batte Oregon State 86-82 in overtime: Jordan Bachynski si è reso autore di una prestazione da 17+15+7 stoppate, ma soprattutto ha realizzato il record di stoppate nella storia della conference, con 279 in carriera.
  • Ritorno alla vittoria contro Washington per Utah che mette fine ad una serie di tre sconfitte consecutive nella Pac 12.
  • SMU continua nella sua ottima stagione e, dopo aver portato a scuola Memphis, batte anche Temple portando a casa la settima partita nelle ultime 8, big match nella AAC nel weekend, dove i Mustang cercheranno di fermare Cincinnati in quella che si prospetta una partita a basso punteggio.
  • Bisogna cominciare a prestare attenzione a West Virginia, alla 3a vittoria consecutiva. L’ultima è arrivata contro Oklahoma, partita in cui ha brillato Eron Harris, autore di 28 punti, ma soprattutto di 26 tra secondo tempo e overtime, con proprio Harris autore della tripla del pareggio a 24” dal termine. I Mountaineers hanno poi uno straordinario coach di esperienza in Bob Huggins e uno dei migliori play della nazione in Juwan Staten, in enorme crescita rispetto ai suoi primi due anni al college.
  • Non è bastata la vittoria contro Arizona a California per raddrizzare un periodo negativo e con la sconfitta contro Stanford i Golden Bears sono ora 1-4 nelle ultime 5 partite. La panchina è stata il limite più evidente con soli 4 punti e ben 8 palle perse, per una squadra che incomincia a dover fare attenzione se vuole arrivare al torneo NCAA.
  • Dopo l’upset ai danni di Michigan State continua il buon periodo di Georgetown, che sconfigge anche DePaul dietro a 26 punti di Markel Starks.
  • Vittoria tranquilla per #20 Virginia che regola Boston College anche grazie alla prima doppia doppia in carriera di Malcolm Brogdon (17+11) ed inizia la stagione di conference nella ACC con un record di 9-1, miglior inizio da 30 anni a questa parte.
  • Vi avevamo parlato del freshman Bobby Portis di Arkansas e di come fosse un prospetto molto interessante: sensazione rafforzata dai 35+9+6 stoppate dell’ala di Little Rock che ha guidato i suoi ad una vittoria su Alabama.
  • Continua ad avere qualche problema di troppo #25 Pittsburgh, costretta all’overtime da Miami e salvata dai 25 punti di Patterson. Nessuna brutta sconfitta finora per i Panthers, ma mancano vittorie di qualità.
  • Mancano ormai solo 4 giorni al primo dei Carolina game e se Duke è ormai tornata ai piani alti del college basket, anche North Carolina è in forte crescita e, complice un calendario amico, ha vinto le ultime 4 gare ed è tornata ad avere un record positivo all’interno della ACC. Quello che tre settimane fa sembrava un derby tra nobili in caduta libera si prospetta ora come una partita tra due squadre in ottima salute.
  • Dopo Jabari Parker anche Embiid sembra non essere sicuro di dichiararsi al prossimo Draft NBA, nel caso tanto meglio per il college basket.
  • Proprio riguardo lo stato attuale del college basketball Jim Boeheim si è detto impressionato dall’equilibrio presente nella NCAA di oggi, affermando come il college basketball sia ora nel suo momento migliore di sempre, con una qualità media che avvicina il college basket all’equilibrio della NFL. Difficile dargli torto al momento.

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