Categorie: L.A. Lakers

L.A.Lakers: A Chris Kaman non importa assolutamente di essere tradato

Il centro veterano dei Los Angeles Lakers, Chris Kaman, nel corso di un’intervista a ESPN, ha dichiarato di non essere per nulla spaventato dall’ipotesi di una trade che lo coinvolga; anzi il lungo di origini tedesche ha ammesso che non gli importa assolutamente.

“Francamente non me ne importa nulla.” –  ha detto Kaman – “Non è qualcosa che posso controllare, e sicuramente non è qualcosa che mi toglierà il sonno, facendomi rigirare da una parte all’altra del letto tutta la notte. Non mi interessa. Se mi vogliono scambiare, lo facciano, scambino anche quello che viene dopo di me, non mi preoccupa assolutamente.”

Kaman continua poi ribadendo un leitmotiv dei giocatori NBA coinvolti in voci di trade, il famoso “it’s part of business”:

“Fa parte del gioco e del business. Prima si realizza questa cosa, meglio si sta quando poi succede. Lascerò semplicemente che le cose facciano il loro corso e che se qualcosa debba accadere, accada. Non ho intenzione di fermare nulla.”

Dunque Kaman assolutamente pronto all’eventualità di fare i bagagli e sloggiare da Los Angeles, per approdare in altri lidi dove potrà magari trovare un allenatore disposto a farlo giocare di più rispetto a Mike D’Antoni che, nonostante il largo minutaggio concesso al suo big man in quest’ultimo road trip di 3 partite, non ha mai fatto granché uso di Kaman, impiegato in stagione con una media di 17,3 minuti nelle 26 gare in cui è sceso in campo.

Vale la pena ricordare che Kaman è approdato quest’anno in offseason a L.A. con un accordo annuale da  $ 3,2 milioni, sfruttando una MLE (mid-level-exception) nel disastroso salary cap dei Lakers; il suo contratto potrebbe essere dunque utilizzato come utile pedina di scambio in qualche trade che aiuti i Lakers almeno a riuscire a finire le partite con qualche giocatore che possa ancora ruotare (senza volere alludere a nessuna partita a Cleveland di questa settimana), o quantomeno a risollevarsi un po’, riuscendo quindi in qualche modo a terminare bene una stagione che peggio finora non poteva andare.

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