Chris Bosh ha modellato il suo gioco diventando un giocatore di supporto da quando ha firmato per il suo passaggio ai Miami Heat nel 2010, restando convinto della sua scelta e lasciando da parte l’idea di poter tornare ad essere il giocatore-franchigia come ai tempi dei Raptors.
“Maturando nel tempo, ho lasciato da parte l’opzione di essere il numero uno della squadra. Capisco che è una cosa a cui tengono tutti ma è un discorso complicato.”
“Ormai ho abbandonato quell’idea perchè alla fine quello che conta in questo gioco è vincere, conta fare parte di un qualcosa di più grande. Tutti vogliono prendere l’ultimo tiro ma non è possibile. Solo pochi sono destinati ad essere gli MVP di questa lega e io sono felice della situazione in cui mi trovo ora. Sono contento di poter competere ad alto livello con la mia squadra e questo mi basta.”
Chris Bosh è stata l’opzione primaria dei Toronto Raptors per sette stagioni, diventando poi un complemento di lusso per James e Wade, ampliando il suo repertorio sul parquet e vincendo due titoli con gli Heat.