Kobe Bryant ha dovuto dare forfait sul parquet nell’All-Star Game giocato ieri a New Orleans per via dell’infortunio che lo tiene ai box dal 20 dicembre scorso, ma ha comunque presenziato alla tre giorni nella Big Easy e non si è sottratto agli impegni coi media. Nella conferenza che ha rilasciato ai giornalisti presenti, il Black Mamba ha parlato molto del futuro della sua franchigia, quei Los Angeles Lakers che andranno incontro ad un’estate in cui la squadra verrà stravolta e cambiata in molti interpreti del roster attuale.
Il numero 24 gialloviola tuttavia si chiama fuori riguardo a sue possibili influenze sul front office su come costruire il nuovo gruppo di giocatori in vista della stagione 2014/2015. “Questo non avverrà da parte mia, anche perché non è ciò che voglio. Non sono un general manager, non so nulla a proposito di come reclutare giocatori o del loro impatto a livello economico coi loro contratti. I dirigenti qui ai Lakers sono grandi esperti e professionisti, la prossima non sarà la prima estate di questo genere che affronteranno. Negli anni ne sono capitate molte e alla fine sono sempre riusciti a costruire ottime squadre, quindi non penso proprio che abbiano bisogno di me”.
Kobe ha anche lanciato una frecciatina, anzi facciamo una frecciatona, all’ex compagno di squadra nella passata stagione, Dwight Howard. “Sono una persona difficile con cui rapportarsi, ma solo per la gente che non ha il mio stesso livello di competitività e voglia di vincere. Per loro alla lunga divento un peso lancinante sulla schiena, perché li costringo ad allenarsi così duramente da cercare di portarli al livello che pretendo io. Per la gente che invece ha la mia stessa voglia di vincere, giocare con me diventa davvero molto molto facile. E tutto poi sembrerà più semplice. Ma ripeto, per chi non ha la mia stessa voglia di vincere, sarò un osso durissimo perché li metterò alle corde affinché raggiungano quello che chiedo, su questo non transigo”.
Bryant traccia così l’identikit – con allegati condizioni, requisiti e standard minimi per essere suo compagno di squadra – degli elementi che vorrebbe con lui nella prossima stagione, per la quale i Lakers al momento hanno appena 5 giocatori con contratto garantito.