Fino a sabato scorso Kevin Grow non era altro che un ragazzo di 18 anni, affetto dalla sindrome di Down, al quarto anno di liceo, in cui svolgeva il ruolo di team manager della squadra di basket della scuola. Poi nella partita di sabato scorso giocata dalla formazione di Bensalem High School, la scuola da lui frequentata, in occasione della Senior Night, Kevin per una sera indossa calzoncini e canotta e scende in campo come giocatore, mettendo insieme 14 punti con un incredibile 4 su 5 dalla lunga distanza in appena 2 minuti di gioco.
La storia di Kevin balza subito agli onori della cronaca ed il video della sua prestazione fa il giro del web, tanto che i Philadelphia 76ers si accorgono di lui e gli fanno firmare un contratto di 2 giorni nella giornata di lunedì. Kevin quindi da ieri è aggregato ai Sixers, con cui ha pranzato insieme al resto dei giocatori e dello staff tecnico e si è allenato in una breve seduta in palestra. Questa sera, prima della gara di Phila contro Cleveland, Kevin riceverà la sua divisa di gioco nel suo personale armadietto all’interno dello spogliatoio come un regolare giocatore, poi ascolterà l’inno nazionale schierato assieme ai suoi “compagni” per una notte e infine farà una passerella insieme alla squadra della Bensalem High School per una presentazione speciale durante un timeout.
Al momento non è dato sapere se Kevin possa essere eleggibile nel roster e quindi possa persino scendere in campo, anche se per una brevissima apparizione. Nel caso ne avesse la possibilità, Brett Brown non esiterebbe a regalare uno scampolo di match a Kevin e mettere così la ciliegina sulla torta di questa meravigliosa favola tipicamente americana. Solo negli USA, solo nella NBA.