Al cuor non si comanda. Questa regola vale per tutti, anche se ti chiami Kareem Abdul-Jabbar.
Il miglior marcatore NBA ogni epoca infatti si è detto interessato in un eventuale ritorno ai Milwaukee Bucks, franchigia che lo scelse con la prima chiamata nel 1969.
Se venissi chiamato, sarei completamente a disposizione. Per ora non c’è nulla sul tavolo. Un paio di persone mi hanno domandato; se avessi l’opportunità di far di nuovo parte della franchigia (della quale detiene ancora il record per punti segnati, 14.221 ndr), la prenderei certamente in considerazione.
A Dicembre, il proprietario dei Bucks, Herb Kohl, aveva annunciato l’intenzione di cercare nuovi investitori di minoranza per la squadra, che l’ex senatore possiede dal 1985. La franchigia si trova in un momento cruciale della sua storia, nel quale sta cercando di portare gente a vedere una squadra perdente (12-47, peggior record NBA), in un’arena tutt’altro che moderna. Kareem però la vede in maniera diversa, considerando Milwaukee ancora un buon mercato NBA.
Devono rivedere le loro strategie di mercato. Spero vivamente che i Bucks siano in grado di farlo e imboccare la strada giusta. Non puoi pensare di vincere fino a che non trovi i giocatori giusti, e non puoi trovare i giocatori giusti finché non sei in una buona posizione finanziaria.
Prima del ruolo di possibile investitore, Jabbar aveva espresso più volte la volontà di tornare ad allenare dopo le esperienze con Lakers e Clippers.