In un’ampia intervista con USA Today, coach Phil Jackson, ex Chicago Bulls e Los Angeles Lakers, ha affermato come stia intrattenendo diverse ‘conversations’ con differenti team, inclusi i Pistons, per una posizione in front-office.
Ci sono poche opportunità, ma non posso nominarle. Non sarebbe giusto parlarne, anche solo nominarle. Ma si, ce ne sono molte. In NBA ci sono vincitori e vinti, e molte persone stanno cercando di tornare nelle posizioni che contano o di cambiare la loro storia recente. Ho avuto dei colloqui. Alcuni dei quali erano del tipo ‘Siete interessati?’. Sono andato a Detroit l’anno scorso ed ho parlatp con il General Manager dei Pistons Joe Dumars. Il progetto immagino non sia andato a buon fine, ma ho davvero incoraggiato il proprietario dei Pistons, Tom Gores, dicendo che il general manager è in grado di scegliere il coach con cui vincere assieme. E Joe ha voluto Maurice, così il tutto non ha funzionato, sfortunatamente per Maurice. Ho sviluppato una relazione con il proprietario, che vive a LA. Sono come un consigliere per loro, un consulente non pagato. Per ora il mio consiglio non è stato così d’aiuto (ride). Tom è un ragazzo generoso, ma davvero non voglio far trapelare qualcosa che non esiste. Quella che ho è una professionale opinione che ho. Mi piacciono le loro possibilità di voltare pagina. Hanno qualche ‘curioso’ free agent, ma mi piacciono i giovani che hanno. Drummond è un ottimo giocatore.
Jackson è stato elencato come consulente per la ricerca del coaching staff di Detroit ma ha lasciato intendere che Mo Cheeks non era la sua scelta. Cheeks è stato licenziato in gennaio, ovvero quando i Pistons son caduti il più in basso possibile.
Considerando l’insistenza di Tom Gores sui risultati istantanei e la stretta relazione con Jackson, il coach Zen deve essere considerato per forza tra i papabili successori, sia che Dumars resti con il ruolo di GM che no.