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Coach Popovich spiega un lato del successo degli Spurs

Quando parla, coach Gregg Popovich regala sempre momenti che rimarranno nella storia della NBA. Nella conferenza stampa prima della partita di Martedi notte contro i Cavs, vinta agevolmente da San Antonio 122-101, il leader maximo della squadra texana ha voluto svelare ai giornalisti un segreto del successo degli Spurs negli ultimi 15 anni.

Pop ha rivelato che responsabilizzare i suoi giocatori a parlare in campo, come lui fa durante i timeout, è la chiave per fare le scelte giuste nel corso della partita. L’ex agente della CIA ha inoltre aggiunto che spesso “estrae la competitività e il carattere dei giocatori e li trasforma in confidenza ed elementi utili all’attacco degli Spurs”.

A volte nei timeout dico ‘Non ho nulla per voi. Cosa volete da me? Tutti stanno toccando la palla. Cosa mi chiedete in più? Capitelo’. Poi mi alzo e me ne vado. Perché è vero, non c’è nient’altro che io possa fare per loro. Posso raccontargli qualche str*****a, atteggiarmi come se fossi l’allenatore o cose simili, ma alla fine ricade su di loro.

Popovich non sottovaluta neanche l’aspetto psicologico della questione però.

Credo che persone con un carattere competitivo non vogliano essere costantemente manipolate da un singolo individuo che gli dice cosa fare. È una grande sensazione quando i giocatori si riuniscono e fanno le cose come un gruppo. Qualsiasi cosa deve essere fatta per responsabilizzare questi giocatori. 

Per Pop i suoi veterani beneficiano ancora della sua guida, ma spesso questo lavarsene le mani è la soluzione migliore.

Se stanno girando palla, loro stanno girando palla. Non ho certamente detto io loro di far girare palla. Per capirci, se sono in striscia di 5 vittorie, loro l’hanno fatto, non io. Se prendono un grande rimbalzo, loro lo prendono, non io. Sono gli atleti che giocano, loro che agiscono. Poi tu puoi intervenire qui o là. Puoi chiamare un gioco a un certo punto della gara o fare una sostituzione, cose così aiutano la squadra a vincere. Ma fondamentalmente i giocatori devono prendersi responsabilità, altrimenti non raggiungi mai la cima della montagna.

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