Tra le sfide andate in archivio nella notte è ricompresa la vittoria per 104 a 102 ottenuta sul parquet del Target Center di Minneapolis da parte dei Minnesota Timberwolves ai danni dei Sacramento Queens, pardon Kings grazie alla consueta doppia doppia di Kevin Love (26 punti e 10 rimbalzi con 9 su 15 dal campo, 3 su 6 da tre e 5 su 7 ai liberi) e all’ottima prestazione di Kevin Martin (31 punti con 8 su 20 dal campo, 1 su 3 da tre e 14 su 14 ai liberi). Nella 44 esima sconfitta dei Kings – orfani di DMC – spicca il nome di Isaiah Thomas, il play classe 1989 alla terza stagione nella polverosa Sacramento (il cui palazzetto – lo Sleep Train Arena – è, secondo Federico Buffa, l’unico degli Stati Uniti ad ospitare cheerleader in sovrappeso). Il numero 22 ha infatti collezionato 27 punti (11 su 21 dal campo, 4 su 10 da tre e 1 su 2 ai liberi) impreziositi da 7 assist e 6 rimbalzi. La prestazione della notte scorsa ha permesso a Thomas di raggiungere e superare di 6 unità i 1.000 assist, il che lo ha fatto divenire il terzo giocatore della storia della franchigia a mettere a referto almeno 1.000 assist nei primi tre anni di contratto. Statistica che si unisce a quella, curiosa, che vede i Sacramento Kings ad essere l’unica squadra con tre giocatori con una media di oltre 20 punti a partita (oltre a Thomas con 20,4, Rudy Gay con 20,2 e DeMarcus Cousins con 22,2).
Giacomo Bertone
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