“Ho sentito milioni di storie sugli allenamenti notturni di Kobe Bryant” ha detto Griffin durante un’intervista. “Una su tutte quando una volta, credo fosse in Italia, chiamò Marco Belinelli all’una o alle due di notte e gli chiese se conosceva una palestra dove potersi allenare. Marco gliela trovò e insieme andarono a tirare. Ma Bellinelli mi disse:
“Pensavo fossimo andati a fare solamente qualche sessione di tiro, invece cominciammo ad allenarci, un allenamento completo ed intenso, ad un orario inusuale per me, ma ordinario per lui.”
“Dopo questa storia posso solo dire che Kobe è un giocatore impressionante, con un’etica del lavoro che nessuno possiede in NBA, vuole sempre migliorarsi, lavorare, lavorare fino allo sfinimento, anche quando non è necessario. Fantastico.”