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Sweet Sixteen, Day 1: Dayton alle Elite Eight, Nick Johnson e Arizona appena in tempo!

Le Final Four sono a 40 minuti di distanza per i sorprendenti Flyers

Nella notte si sono giocate le prime quattro partite delle Sweet Sixteen che hanno deciso le finali dei Regional South e West che saranno rispettivamente Dayton-Florida e Arizona-Wisconsin.

Ebbene sì #11 Dayton è ancora in corsa ed è tra le 8 migliori squadre del torneo grazie ad una convincente vittoria 82-72 sull’altra sorpresa #10 Stanford. Molti vedevano nei centimetri di Stanford, che tanti problemi hanno causato alla Kansas senza Embiid, un problema forse insormontabile per i Flyers, ma così non è stato: i ragazzi di Archie Miller, che quindi formerà col fratello Sean la prima coppia di fratelli alle Elite Eight dopo essere stati i primi alle Sweet Sixteen, hanno affrontato la partita in maniera perfetta attaccando benissimo la zona con continue irruzioni in palleggio nell’area avversaria seguite da scarichi sul perimetro e adattandosi ottimamente anche alla difesa a uomo di Stanford che non è riuscita a contenere l’agilità dei più piccoli Flyers. Ovviamente per vincere Dayton ha sfruttato anche i suoi punti di forza ovvero la difesa e il gioco in transizione: 15 i punti per i Flyers con Stanford che spesso si è rivelata completamente fuori posizione nella difesa dei “contropiedi” e solo 37% al tiro per i ragazzi di Dawkins.

selfie time

Altro tema la profondità delle squadre: 32 punti dalla panchina dei Flyers mentre Stanford ha mostrato tutta la sua coperta corta con due soli punti dal pino e molte difficoltà ad attaccare la difesa avversaria quando Nastic, Huestis e Powell erano fuori per problemi di falli. Se escludiamo un parziale ad inizio secondo tempo che ha riportato i Cardinal a -4 Dayton è stata in quasi completo controllo per tutta la durata della gara dimostrando di meritare pienamente il suo posto alle Elite 8 nonostante un seed in doppia cifra. A Stanford non è bastato l’appoggio dagli spalti dell’esplosiva coppia Richard Sherman- Condoleezza Rice.

Sfortunatamente per i Flyers l’avversaria delle Elite 8 sarà #1 Florida che non sembra essere pronta a contrattare con nessuno, nemmeno con #4 UCLA: i Gators hanno sofferto nei primi minuti la lunghezza delle guardie dei Bruins che hanno colpito col loro gioco in transizione e ottenuto un iniziale vantaggio, ma sulla lunga Florida è stata semplicemente troppo. I Gators hanno vinto la lotta a rimbalzo (40-30), hanno tenuto l’attacco esplosivo dei Bruins al 16% da tre (3-18) e si sono dimostrati i più capaci a sopperire una prestazione a tratti opaca del proprio leader (né WilbekinAnderson hanno giocato la partita della vita, anche e soprattutto per le difese avversarie). Sul +1 Gators a 10′ dal termine i ragazzi di Donovan non hanno, ovviamente, mostrato alcuna pietà e messo a segno un parziale di 10 a 0 con anche 6 punti consecutivi di un ritrovato Wilbekin che ha 5′ dal termine hanno chiuso una partita che non ha mai dato l’impressione di poter finire in maniera diversa. Per Donovan quarta vittoria in quattro sfide in carriera contro UCLA (tutte al torneo) e quarta Elite Eight consecutiva: gli scorsi tre anni Florida si è fermata proprio a questo punto, ad un passo dalle agognate Final Four e dubitiamo che Donovan e soprattutto i senior della squadra possano accettare un’altra uscita anticipata.

Nel West Regional #2 Wisconsin ha dato una lezione di basket a #6 Baylor che è stata messa al tappeto nel giro di una manciata di minuti e infine ha perso 69-52. I Bears che giungevano da una partita da 66% al tiro da tre che farebbe bestemmiare gli avversari anche alla Playstation non ha però trovato Creighton dall’altra parte, ma una squadra quadrata come Wisconsin che ha tenuto i Bears a 2-15 da tre e 31% dal campo complessivo. Frank Kaminsky ha dominato su ambo i lati del campo mettendo a segno 19 punti e un career high di 6 stoppate. I Badgers in generale hanno continuamente colpito i buchi della difesa a zona di Baylor dentro e fuori dal pitturato e mostrato una compattezza difensiva che raramente avevamo visto in questa stagione, con Bo Ryan che ha dato una lezione di coaching a Scott Drew ed è ora più che mai vicino alla sua seconda Final Four.

Nick “Just In Time” Johnson

A frapporsi tra Wisconsin e il Texas ci sarà però una delle favorite della vigilia ovvero #1 Arizona che però ha dovuto sudare parecchio per avere la meglio su #4 San Diego State: gli Aztecs hanno giocato decisamente meglio nel primo tempo, dominando a rimbalzo (10 rimbalzi per Davis nel solo primo tempo) e contenendo Arizona con Nick Johnson tenuto a 0 punti. Il giocatore dell’anno della Pac 12 ha avuto la possibilità di segnare allo scadere dei primi 20′ una canestro che avrebbe potuto dare l’inerzia a ‘Zona e l’ha fatto, solo con qualche decimo di ritardo, facendo concludere il primo tempo su un comunque quasi positivo 32-28 considerando il gioco espresso nella prima frazione e appunto un Johnson senza punti. Il secondo tempo non è iniziato molto meglio col +8 SDSU e il quarto fallo di Tarczewski, tuttavia i Wildcats hanno incominciato a trovare risposte all’interno dell’area con gli ottimi freshman Hollis-Jefferson e Gordon (30+12 in due) e a fermare l’attacco degli Aztecs che ha dovuto affidarsi sempre di più al solo Thames (25 punti) e non trovava la fluidità di quello dei ragazzi di Sean Miller (14 a 4 il conteggio degli assist). TJ McConnell ha dato il primo vantaggio ad Arizona sul 50-49 e sul 54-51 Wildcats a tre minuti dal termine è salito in cattedra Nick Johnson che, dopo una partenza da 0 punti con 0-10 al tiro, ha messo un layup in contropiede (partito da una preziosissima rubata di McConnell) e poi una tripla per il +6 ‘Zona a 1:50 dal termine. Dopo un errore di Polee e con una situazione di one and one per Arizona San Diego State ha iniziato a mandare in lunetta Johnson che ha segnato 8 liberi consecutivi per mantenere i suoi a +6 a 19” dal termine nonostante una tripla di Polee ed un’altra incredibile di Thames da parte degli Aztecs. Proprio Thames ha ottenuto tre liberi costringendo Gordo ad un fallo non furbissimo e ha riportato SDSU a -3, ma un 1-2 di York e il successivo errore di Polee con rimbalzo e due liberi conclusivi tutto firmato Nick Johnson (15 punti, tutti negli ultimi 180 secondi) hanno dato ad Arizona il pass per le Elite Eight.

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