Categorie: Non Solo Nba

Aspettando le Final Four: Florida Gators-Connecticut Huskies

La prima delle due semifinali che vedremo sabato è quella tra #1 Florida e #7 Connecticut: se Florida era prevedibile tra le ultime 4 squadre lo stesso non si può dire di Connecticut che però ha in Napier una possibile reincarnazione del Kemba Walker del 2011 ed è anche l’ultima squadra ad aver battuto i Gators ai primi di dicembre, prima di 30 vittorie consecutive per i ragazzi di Donovan. Andiamo allora a conoscere meglio le statistiche, i percorsi affrontati e gli schemi delle due semifinaliste, prima delle riflessioni finali sulla sfida e la nostra previsione:

Florida Gators:

Sei statistiche da sapere in attesa della semifinale:

Effective FG% degli avversari: 45% (#22)

Tiri liberi concessi a partita: 16.1 (#7)

Punti nel secondo tempo degli avversari: 30 (#3)

Turnovers/Play: 14.8% (#95)

Percentuali al tiro da tre degli avversari: 32.8 (#88)

Turnovers/Play avversari: 18.6% (#22)

Florida è una delle migliori, se non la migliore, squadra difensiva della nazione, come ci dimostrano i numeri, e tende a salire di colpi nella seconda frazione. Da non sottovalutare però le palle perse dei Gators, fuori dall’elite se si parla di cura della palla, dettaglio che ci tornerà prezioso più avanti.

Come sono arrivati alle Final Four:

– battuta #16 Albany, 67-55

– battuta #9 Pittsburgh, 61-45

– battuta #4 UCLA, 79-68

– battuta #11 Dayton, 62-52

Florida ha vinto tutte le sue prime 4 partite con almeno 10 punti di scarto, vincendo le proprie partite principalmente grazie al proprio lavoro difensivo e al controllo sul ritmo della gara che ha concesso ai Gators di limitare le occasioni in transizione di Dayton e UCLA, portando così gli avversari a giocare il loro gioco, andando inesorabilmente a perdere le partite in questione.

Uno schema che vedremo: Match-Up Pressure Defense.

Difesa resa famosa da coach Rick Pitino vent’anni fa e ripresa dall’allievo Billy Donovan con risultati altrettanto ottimi.

La difesa match-up inizia come una difesa a uomo a tutto campo, con un uso moderato del raddoppio per ottenere palle rubate, ma senza mai perdere di vista la difesa del canestro.

La difesa di Florida inizia come una difesa a uomo a tutto campo con un difensore (solitamente l’ala grande) a portare pressione sul giocatore che sta effettuando la rimessa mentre i compagni di squadra vanno a difendere a uomo sugli avversari.

Una volta effettuato il passaggio la difesa può decidere di raddoppiare subito sul portatore di palla, scelta rara però per Florida, oppure di raddoppiare il portatore di palla una volta iniziato il palleggio. Come vediamo nell’immagine sottostante il difensore del giocatore che ha effettuato la rimessa rimane con lui e non va a raddoppiare, mentre il “trapping defender” andrà a portare il raddoppio.

Se il difensore sulla palla riesce a costringere il portatore di palla verso le linee esterne del campo il “trapping defender” va a portare il raddoppio, il difensore sull’altro attacante lungo la sideline tiene il suo uomo in modo da impedire facili passaggi al portatore di palla, mentre il difensore più vicino sul lato debole si prepara a svolgere il ruolo di intercettatore, una sorta di cornerback votato al basket, in modo da impedire facili contropiedi ed eventualmente intercettare per l’appunto il pallone.

Se la difesa non riesce a forzare un turnover può tornare rapidamente ad una difesa a uomo, naturalmente molto sta alla capacità dei giocatori di riconoscere le situazioni di gioco e di non abusare del pressing in situazioni in cui può essere controproducente, ma i Gators utilizzano questa difesa in maniera pressoché perfetta ed hanno giocatori come Wilbekin e Yeguete che conoscono ormai tutti i segreti di questa difesa.

Connecticut Huskies

Sei statistiche da conoscere in vista della semifinale:

Shooting Efficiency degli avversari: 0.975 (#14)

Percentuale ai liberi: 77.4% (#4)

Percentuale al tiro da tre: 38.9% (#23)

Turnover forzati nell’ultima partita contro MSU e nella prima sfida contro Florida: 16

True Shooting Percentage di Shabazz Napier: 59%

Defensive Rebound Percentage: 69.5% (#229)

UConn è una squadra di ottimo potenziale offensivo grazie a Boatright, Daniels e soprattutto Napier, è tra le più precise della nazione per tiri liberi, ma sta giocando ottimamente anche a livello difensivo, dove ha costretto Michigan State ad accontentarsi del tiro da fuori, ottenendo una sorprendente vittoria. I limiti a rimbalzo e un attacco a volte statico dietro a Napier (86esimi per effective shooting%) saranno da tener conto per la sfida contro Florida.

Come sono arrivati qui:

– battuta #10 St. Joseph’s, 89-81

– battua #2 Villanova, 77-65

– battuta #3 Iowa St., 81-76

– battuta #4 Michigan St, 60-54

Se nelle prime tre gare le vittorie di UConn potevano essere prevedibili anche per gli ottimi accoppiamenti contro le avversarei, specialmente Villanova e Iowa St., dall’altra parte gli Huskies hanno sorpreso tutti con la vittoria su Michigan St, che non ha concluso praticamente nulla in pitturato e perso la bellezza di 16 palloni, rendendo UConn la sorpresa maggiore di queste Final Four.

Uno schema che vedremo: 1-4 Offense

1)Il portatore di palla (Napier), passa la palla al 2 (Boatright) ed effettua un tagli andando a posizionarsi sul lato debole. 4 (Giffey) taglia e riceve il passaggio da 2 nel caso sia libero. In caso contrario 3 (Daniels) dalla sua posizione al gomito esce e riceve il passaggio da 2.

2)1 e 5 portano il blocco per 4 che lo aggira e va a riposizionarsi sul lato debole, mentre 1 una volta portato il blocco esce dall’area e riceve il passaggio da 3 mentre 2 si va a posizionare nell’angolo.

2a) Nella stessa formazione è possibile un’opzione che porta subito alla conclusione: 1 dopo aver portato il blocco sfrutta il blocco di 2 e si va a posizionare oltre la linea dei tre punti e riceve palla, niente curl per 4 che si va a posizionare fuori dall’area.

2b) 2 porta un cross screen per 5 e si posiziona in angolo, 1 può dare palla a 5 per un jumper dai 3 metri oppure servire 3 dopo che questo ha sfruttato il blocco in punta da 4.

3) 2, sfruttando il blocco di 4, taglia lungo la linea di fondo e riceve sul lato forte il passaggio di 1 che dopo aver ricevuto il blocco di 5 si gira e gli serve il pallone nell’angolo, mentre 5 va a riposizionarsi in area.

4) 2, ovvero Boatright, penetra e scarica a 1, Napier, per un tiro da tre.

Chiavi della partita e previsione finale:

La prima sfida tra le due squadre, conclusasi con questo tiro di Napier, è difficilmente significativa per la sfida di sabato, ma già a dicembre erano saltati all’occhio alcuni elementi che potrebbero tornare decisivi nella semifinale, tra le chiavi della partita segnaliamo:

Le palle perse: UConn dovrà costringere Florida a molte palle perse come nella loro prima sfida e come nella gara con MSU, così da poter creare attacco in transizione e crearsi occasioni ai liberi, dove la squadra eccelle, mentre contro la difesa a metà campo dei Gators gli Huskies potrebbero avere non pochi problemi. Dall’altra parte Florida potrebbe fa delle palle rubate un suo punto di forza (14 nella prima sfida con UConn) e potrebbe mettere a segno dei parziali decisivi col suo gioco in transizione.

Imporre il proprio ritmo ed il proprio gioco: Florida non dovrà cadere nello stesso errore di Michigan State che tutto ad un tratto ha smesso di sfruttare i propri centimetri in area accontentandosi del tiro da tre senza approfittare dei propri vantaggi fisici. Difficile che Florida lasci a UConn la stessa possilità, Patric Young in particolare sa come prendere e sfruttare la propria posizione in profondità, come già ha fatto anche nella prima gara con UConn.

Il tiro da tre: Nella prima sfida tra le due squadre UConn tirò con 11-24 da tre, la difesa di Florida è 88esima per percentuali concesse al tiro dalla lunga distanza, ma ha tenuto UCLA a 3-19. Quale delle due Florida si mostrerà contro l’attacco di UConn e il suo 38% al tiro da tre potrebbe dirci molto di questa partita.

A basket si gioca in 5 (o almeno in 2): Napier ovviamente è fondamentale, ma se vuole avere speranze di finale UConn dovrà avere il supporto di almeno uno tra Daniels e Boatright che tanto bene stanno facendo dopo una stagione troppo spesso inconsistente. Lo stesso Kemba Walker fu spesso aiutato dallo stesso Napier nel viaggio di UConn al titolo del 2011.

Previsione: difficile pensare che Florida lasci fare il proprio gioco a UConn e la presenza di Hill e Wilbekin (assente negli ultimi 3 minuti di gara) rispetto alla partita di dicembre potrebbe cambiare le cose, in una sfida che comunque non rimane comparabile con quella di inizio stagione. Sfruttare le palle perse avversarie e avere il trio Napier, Daniels e Boatright in grande spolvero potrebbe cambiare le cose, ma Florida lascerà loro questa possibilità? Dall’altra parte Florida ha un attacco che non sempre le permette di scappare via rendendo possibile una partita in cui la situazione potrebbe decidersi negli ultimi minuti e sappiamo quanto Napier e i liberi di UConn siano pesanti nel finale. Sulla carta sembrano però troppe le cose che dovranno andar male per Florida e bene per UConn per una vittoria degli Huskies, ma è la stessa cosa che pensavamo prima della sfida con Michigan State. Ci giochiamo un +8 Gators.

 

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