Tutto pronto in casa Miami Heat in vista dell’inizio dei Playoffs 2014. I bicampioni in carica, classificatisi al secondo posto della Eastern Conference, dovranno vedersela nel primo turno contro gli Charlotte Bobcats, numero 7 del seeding, vera e propria rivelazione stagionale. Alla vigilia del tip off della serie, a parlare sono due dei più esperti nel roster di Miami, ovvero Udonis Haslem e Rashard Lewis.
Il venerabile maestro con la maglia numero 40 è tornato in quintetto nelle ultime gare di regular season dimostrando un’eccellente condizione fisica, acquisita con una preparazione speciale mirata in vista della postseason, anche se questo ha significato per lui saltare ben 31 gare in stagione. Ma ora è pronto alla battaglia sotto canestro con Al Jefferson, 25.3 punti e 15.3 rimbalzi di media a partita nelle 4 sfide stagionali contro gli Heat, prima opzione offensiva di Charlotte che però non spaventa più di tanto Haslem che nelle recenti uscite ha cancellato il gigante di Indiana, Roy Hibbert.
Ecco le parole di Haslem rilasciate a Barry Jackson del Miami Herald, parole in cui spiega come non sia stato per nulla facile essere stato per lunghi periodi fuori dalla rotazione. “Quando non giocavo, avevo toccato il fondo. Giocare ti toglie pressione, non c’è nulla di peggio che non giocare. E’ stato difficile non giocare ma sono contento di essere tornato a dare il mio contributo alla squadra. Devo ringraziare più di ogni altro i miei figli che mi hanno sempre sostenuto e soprattutto Pat Riley, che mi capisce meglio di chiunque e che mi ha sempre incoraggiato nei momenti più duri. Anche quando non giocavo, non ho mai puntato il dito contro nessuno. Anzi, ho continuato ad allenarmi duramente ed ora eccomi qui, pronto e in salute per i Playoffs. Sapevo che avrei avuto un’altra occasione”.
Anche l’ala grande ex Orlando Magic ha guadagnato minuti e spazio nelle rotazioni di coach Erik Spoelstra nelle ultime settimane ed è probabile che venga impiegato con più continuità rispetto alla passata edizione dei Playoffs, in cui ha totalizzato appena 47 minuti complessivi di utilizzo. Anche Lewis ha rilasciato qualche dichiarazione al Miami Herald: “Sono contento di aver aumentato il mio minutaggio nell’ultimo mese. Sapevo che questo era il mio ruolo sin dal mio arrivo qui nell’estate 2012: un pò avrei giocato, un pò no. Ma sono felice di aver preso quella decisione, anche perché avrei un anello in meno se avessi scelto diversamente. Sono a disposizione del coach: sa quello che posso dare alla squadra, l’importante è farmi trovare pronto sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista mentale quando verrò chiamato in causa”.