Categorie: Primo Piano

Preview Playoffs 2014: Toronto Raptors vs. Brooklyn Nets

Seed: N. 3 Toronto Raptors  vs. N. 6 Brooklyn Nets.

Record: Toronto Raptors 48-34; Brooklyn Nets 44-38.

Season Series: Pareggio 2-2.

Efficiency Rankings: Toronto Raptors 9° Attacco e 10^ Difesa, Brooklyn Nets 14° Attacco 19^ Difesa.

 

COME ARRIVANO AI PLAYOFFS

Stagioni dall’andamento molto simile per ambedue le squadre, le quali però si sono presentate ai nastri ad Ottobre cariche di aspettative del tutto speculari.

 

TORONTO RAPTORS:

La stagione di Toronto è partita con aspettative piuttosto basse. La coppia Gay-DeRozan non ha disatteso quelli che li volevano incompatibili e, fin da subito, è apparso chiaro che avesse i minuti contati.
In data 9 Dicembre, poco dopo aver ottenuto la 7^ vittoria su 19 partite disputate, il front-office allo sciroppo d’acero ha imbastito una trade per disfarsi di pesante contratto e  pessima selezione di tiri del Gay. Tuttavia, in un momento in cui TankforWiggins cominciava a non essere più un semplice hashtag su Twitter e tutti in Canada si preparavano ad affrontare un prosieguo di stagione degno della Eminflex, il neo-GM Masai Ujiri ha tirato fuori l’ennesimo proverbiale coniglio dal cilindro, dando ancora una volta grande dimostrazione di classe e competenza.
Con una blockbuster-trade che ha coinvolto 7 giocatori, il Nigeriano grazie alla cessione di Gay è riuscito a portare in Canada John Salmons, Greivis Vasquez, Chuck Hayes e Patrick Patterson. I nuovi elementi si sono integrati benissimo nella squadra, consentendo a Coach Casey di allargare le rotazioni e di riequilibrare le gerarchie interne.
Da quel momento in poi la squadra, guidata da Lowry e DeRozan nel back-court e rinfrancata dalla crescita di Ross, Johnson e Valanciunas, ha cominciato letteralmente a volare, piazzandosi nelle prime 10 posizioni sia per quanto riguarda il ranking difensivo che quello offensivo. Il record parla chiaro, in seguito alla Gay-trade, i Raptors ne hanno compilato uno di 41W-22L. Il migliore nell’intera Eastern-Conference.
«Started from the bottom now we’re here» canta Drake – Canadese e improvvisato consulente d’immagine della franchigia – e così si può riassumere la stagione dei Raptors.
Oltretutto Toronto ha vinto 9 delle ultime 12 partite e si affaccia a questi Playoffs con una certa convinzione.

BROOKLYN NETS:

Percorso simile in Regular Season hanno affrontato anche i Nets, i quali però partivano da aspettative totalmente differenti.
Con gli arrivi in estate di Garnett, Pierce, Terry, Kirilenko, Livingston e un quintetto zeppo di futuri Hall of Famers, in quel di Brooklyn il termine Contender ha vissuto una certa inflazione. Peccato che infortuni, età avanzata, inesperienza del novello head coach Jason Kidd e confusione nello staff tecnico abbiano rallentato i Nets, trasformandoli da Contender a Pretender.
Questo almeno fino alla fine dell’anno solare, al giungere della quale Brooklyn si è presentata con appena 10 vittorie su 31 partite.
Con l’inizio del mese di Gennaio, tuttavia, la situazione ha assunto tinte più rosee e grazie soprattutto ad un ritrovato Deron Williams e ad una nuova strutturazione della squadra a 4 piccoli+Garnett, i Nets sono riusciti a compilare un record di 34-17 con una percentuale di vittorie che sfiora il 70 %.
Il trend delle ultime partite, però, a differenza dei rivali, è negativo e Brooklyn si affaccia ai Playoffs con 4 sconfitte nelle ultime 5. È possibile, tuttavia, che dietro queste difficoltà di fine stagione vi sia stata una scelta “strategica” di Kidd e squadra, nell’intento di far riposare gli uomini chiave (ormai un po’ avanti con l’eta) e di evitare un possibile accoppiamento con i Chicago Bulls, che l’anno scorso qualche dispiacere a Prokhorov l’avevano procurato.

MATCHUP

La serie nel complesso si prospetta equilibrata e, sicuramente, la più incerta ed interessante di tutta l’Eastern-Conference.
I confronti fra le due squadre durante la Regular Season parlano chiaro in tal senso.
L’equilibrio è regnato sovrano con 2 vittorie a testa. Oltretutto di quelle quattro partite, 3 si sono chiuse con un margine di scarto nell’ordine dei 4 punti.
Se Toronto, da un lato, può vantare una squadra più equilibrata sui due lati del campo e una maggiore freschezza, soprattutto atletica; Brooklyn, dall’altro, ha dalla sua un’esperienza a livello di Playoffs sicuramente maggiore, che, se la serie dovesse rispettare le indicazioni della stagione regolare e imperniarsi attorno all’equilibrio, potrebbe risultare un fattore decisivo. I Nets possono infatti vantare oltre 17mila minuti di playoffs basketball, distribuiti su oltre 400 partite, il che fa di loro un cliente scomodo, soprattutto con la partita “on the line”.
Insomma la tagline potrebbe essere la seguente: «Giovinezza contro Esperienza, chi la spunterà?». Staremo a vedere.

 

PUNTI CHIAVE

RAPTORS:

–       Jonas Valanciunas.
Il 21enne Lituano sta cominciando finalmente a mostrare quelle qualità che avevano spinto i Raptors a chiamarlo con la 5^ assoluta al Draft del 2011. 
Nel mese d’Aprile ha tenuto medie da All-Star Game con oltre 18 punti e quasi 12 rimbalzi di media, condendo il tutto con un solidissimo 57% dal campo. Insomma l’ex-MVP del mondiale U-19 si affaccia alla post-season nel migliore dei modi.
Vero è che la giovane età e la scarsa – se non nulla – esperienza fanno di lui un prodotto non testato sul mercato dei Playoffs, ma la sua forza nel pitturato e la capacità di catturare rimbalzi, accoppiate alla pochezza dei Nets per quanto riguarda quella voce statistica (solo 29simi in tutta la Lega per rimbalzi catturati), potrebbe rivelarsi un fattore decisivo contro lo small-ball di Brooklyn e coi ritmi più compassati tipici dei Playoffs.
Oltretutto, se Valanciunas dovesse mantenersi sui livelli mostrati nell’ultimo mese, consentirebbe ai suoi di avere una soluzione in più offensivamente, concedendo anche maggiore spazio sul perimetro a DeRozan e agli altri esterni, che, vista la lentezza della difesa in aiuto dei Nets, potrebbe essere letale.

Qui sotto Valanciunas impegnato contro la difesa dei Nets il 27 di Gennaio.

–       Fattore campo.
Il fatto di avere il vantaggio del campo rappresenta un grosso plus per i Raptors, specialmente considerando che la serie si prospetta equilibrata e che i Nets, nel corso della Regular Season, hanno mostrato delle difficoltà non indifferenti a vincere partite fuori dal Barclay’s Center (16-25 on the road per gli uomini di Prokhorov).

 

NETS:

–       Shaun Livingston.
La lunga guardia veterana è stata un fattore non indifferente per la rinascita dei Nets da Gennaio a questa parte. Con le sue dimensioni e il suo stile di gioco si colloca benissimo all’interno dello small-ball impostato da Kidd.
Oltretutto, nonostante non sia un difensore eccezionale, le statistiche dicono che con lui in campo i Nets concedono agli avversari 103 punti su 100 possessi – che sono comunque tanti -, contro gli oltre 106 quando siede in panchina.
Se riuscirà a rallentare il back-court dei Raptors [leggasi Lowry e DeRozan] ci sono buone possibilità che i Nets riescano a realizzare un upset.

Ecco Livingston e la sua “grossa” performance contro gli Heat in Gennaio.

–       Salute fisica dei “vecchi”.
Altro fattore chiave è sicuramente lo stato di salute e di freschezza che dimostreranno i “super-veterani” in Nero [Pierce e Garnett su tutti]. Se dovessero presentarsi in salute, la troppa esperienza a livello di playoffs e l’attitudine vincente farebbero di loro una brutta gatta da pelare per i Raptors e Brooklyn avrebbe serie chances di portare a casa la serie.

 

PRECEDENTI

Unico precedente fra le due squadre risale al 2007, quando i Nets, guidati sempre da Kidd – allora sul parquet e non in panchina –, ebbero la meglio sui Canadesi in 6 partite.
Bisogna però anche dire che all’epoca i Nets erano ancora in New Jersey, ora invece sono a New York. Ed è proprio contro l’altra squadra di New York [i Knicks] che i Raptors hanno vinto l’unica serie di Playoffs della loro storia nel 2001.

 

PREVISIONI

Per quanto riguarda i pronostici, la situazione non è fra le più chiare e semplici. La serie si conferma una delle più incerte e la possibilità di vedere una gara 7 non è così remota. Tuttavia, dovendo prendere una posizione, vediamo Toronto vincente in 6 partite.

 

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Pubblicato da
Simone Errante

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