Domani notte la serie tra Toronto e Brooklyn vedrà in scena il suo terzo atto, il primo di due consecutivi al Barclays Center. Gara 2 ha visto avere la meglio i Raptors, che hanno pareggiato così la serie, ma cosa è cambiato rispetto a gara 1 ? (indiziato numero 1: DeRozan) cosa è rimasto uguale? (tanto) cosa sarà meglio che cambi per entrambe le squadre se vorranno portare a casa gara 3 e serie? (a guardare i primi 96 minuti tutto e niente). Andiamo a vedere gli highlights della gara e poi cerchiamo di analizzare gli aspetti principali della stessa.
Cosa ha funzionato?
Toronto Raptors
Il dominio a rimbalzo:
Valanciunas cattura un rimbalzo mentre Plumlee e Teletovic si tengono per mano
Partiamo col dire che sostanzialmente gara 2 in quasi tutte le aree di gioco è stata una riproposizione più o meno fedele di ciò che si era visto già in gara 1, vedasi il controllo totale dei rimbalzi da parte dei Raptors. Il 45 a 37 di gara 1 a favore della franchigia canadese è addirittura lievitato ad un surreale 52-30 nella seconda partita: Valanciunas si è riconfermato dominante catturando 14 rimbalzi (5 offensivi), ma la differenza maggiore è stata fatta da un redivivo Amir Johnson, che dopo l’opaca gara 1 si è reso autore di una partita da 8-10 dal campo e 9 rimbalzi, contro i 3 della prima partita. Brooklyn non sembra proprio essere attrezzata né avere voglia di competere con Toronto in questo aspetto del gioco, col rischio di giocare partite di fatto ad handicap.
Il gioco in transizione:
Brooklyn in queste prime due gare ha fatto un ottimo lavoro nell’abbassare i ritmi della partita per sostanzialmente 7 quarti su 8, ma un ritrovato DeRozan (per il quale vi rimandiamo ai top & flop finali) ha guidato un attacco dei Raptors da 36 punti nell’ultimo quarto di gara 2, il che è stato possibile grazie ad una maggiore aggressività ed efficacia in transizione, con Toronto che ha chiuso con 11-22 in questo tipo di conclusioni e con addirittura un quasi perfetto 5-6 nel quarto decisivo della seconda partita, il tutto dopo il 4-16 complessivo in gara 1, uno dei pochi aspetti che hanno subito un cambiamento nel corso delle due gare.
Brooklyn Nets
La difesa:
Anche qui qualcosa di già visto in gara 1, ma portato ad estremi ancora maggiori e meno piacevoli per gli occhi: dopo il 34% concesso agli avversari in gara 1, i Nets sono riusciti a tenere ad un ributtante 2-16 (qualcosa come il 12%) da oltre l’arco i Raptors, che di certo ci stanno anche mettendo un po’ del loro, ma la difesa dei Nets sta creando decisamente più di un problema agli avversari con i suoi aiuti, i cambi e la lunghezza delle sue guardie, in primis Shaun Livingston. I Nets si rivelano poi letali per questi Raptors sulle linee di passaggio, con DeRozan e co. autori di 20 palle perse, di fatto una palla persa ogni 4 possessi. Adesso vediamo un video che ci mostra l’ottima difesa in situazione di pick ‘n’ roll da parte dei Nets in gara 2: su 6 realizzazioni dei Raptors 3 vedono protagonista Vasquez come distributore di gioco (non un caso e riparleremo di lui), mentre due sono invenzioni rese possibili dal talento di DeRozan, stesse giocate che in gara 1 finivano senza successo.
Un ritrovato Teletovic:
Un problema per i Nets in questa serie è per il momento legato all’incapacità di colpire dalla lunga distanza, aspetto migliorato di poco in gara 2 per quel che riguarda la squadra nel suo complesso, ma buoni segnali si sono visti da Mirza Teletovic che dopo lo 0-5 di gara 1 ha ritrovato la vena realizzativa con un 3-6 dalla lunga distanza nel secondo atto. Questo aspetto sarà fondamentale nel prosieguo della serie, perchè Teletovic è uno dei giocatori offensivamente più importanti per questi Nets nel momento in cui il tiro incomincia ad entrare con regolarità, allargando il campo e costringendo la difesa dei Raptors a prendere scelte che spesso li lasciano un passo indietro rispetto all’attacco avversario: Brooklyn prende tendenzialmente buoni tiri, ma per ora non li sta realizzando, la prestazione di Teletovic in gara 2 lascia ben sperare per il prosieguo della serie.
Cosa va migliorato?
Toronto Raptors
Le palle perse:
Sulla carta una partita in casa con un +22 alla voce rimbalzi dovrebbe finire con uno scarto tra i 20 e i 40 punti o quantomeno non con il rischio di perdere la partita a 30 secondi dalla fine, ma i Raptors sono quasi riusciti nell’impresa di mandare tutto alle ortiche in gran parte proprio per la poc(hissim)a cura della palla e l’incapacità di affrontare la difesa sulle linee di passaggio dei Nets. I nonostante tutto ottimi Valanciunas e DeRozan da soli hanno combinato per 11 palle perse e Toronto dopo le 17 di gara 1 si è superata con 20 turnover, di cui 14 su azione, regalando agli avversari occasioni in transizione e togliendosi sostanzialmente un quarto dei possessi, motivo per cui il +22 ai rimbalzi è diventato non arma di dominio, ma mezzo di sopravvivenza. Una migliore circolazione della palla e qualche scarico oculato di Valanciunas potrebbero aiutare a migliorare l’attacco a metà campo dei Raptors, evitando palle perse a iosa e magari creando migliori tiri da tre che potrebbero finalmente finire sul fondo della retina allargando il campo e rendendo meno asfittico l’attacco degli uomini di Casey, salvato in gara 2 solo da un DeRozan in stato di grazia negli ultimi 12 minuti. Qui vediamo una brutta e pericolosa persa proprio di DeRozan, coi Raptors graziati da un Livingston in ciabatte:
Terrence Ross (e John Salmons):
Parlando di allargare il campo e tirare meglio da tre non possiamo non citare il grande assente di questa serie e un panchinaro finora inutile: Terrence Ross dopo l’1-4 di gara 1 si è superato con un 1-8 al tiro (0-5 da tre), mentre Salmons dopo 13 minuti da un airball,1 rimbalzo e tanta simpatia non è nemmeno sceso in campo in gara 2. Vasquez anche in gara 2 si è dimostrato più affidabile di Ross e qualora le cosa andassero avanti così potrebbe guadagnare un sempre maggiore minutaggio rispetto al compagno di squadra, ma un inesistente Ross anche nelle prossime gare sarebbe probabilmente un deficit troppo grave per i Raptors e accorcerebbe ulteriormente una squadra che già non può contare su molte opzioni sugli esterni dalla panchina (Vasquez escluso, ma è stato un titolare nascosto in queste prime due gare) e senza di lui la strada si farebbe in salita ripidissima per i Raptors. Ci sarebbe per l’appunto Salmons, ma chissà se mai lo rivedremo, certo farebbe comodo all’attacco di Toronto.
Brooklyn Nets
I rimbalzi:
Con gomitate, sangue e fatica Valanciunas riesce a catturare un rimbalzo nell’area dei Nets
I Nets giocano il loro basket e tendenzialmente per tacito accordo concedono già prima di scendere in campo un vantaggio a rimbalzo agli avversari, ma se un -7/-8 può essere surclassabile con altri aspetti del gioco perdere la gara a rimbalzo di 22 unità come in gara 2 incomincia a diventare problematico: i Nets hanno comunque sfiorato la vittoria, ma stanno decisamente giocando col fuoco, anche perchè immaginiamo che prima o poi Toronto tornerà a tirare con più del 15% da tre e magari a commettere meno di 20 palle perse, anche se forse chiediamo troppo. Se necessario forse qualche minuto in più a Garnett potrebbe aiutare, specialmente a rimbalzo difensivo (71% dei rimbalzi catturati senza di lui, 76% con lui in campo), così da concedere meno seconde occasioni ai Raptors.
I tiri da tre:
Brooklyn non si è creata delle brutte occasioni dalla lunga distanza in queste prime due gare, ma semplicemente non è riuscita a realizzarle con costanza. Come già detto la prestazione in gara 2 di Teletovic lascia ben sperare, ma dall’altra parte Pierce e Williams si sono resi autori di un misero 2-12 dalla lunga distanza (0-6 per Pierce): i tiri devono incominciare ad entrare, ma la costruzione degli stessi lascia ben sperare, specialmente per le gare casalinghe. Qui vediamo un esempio con un errore in gara 1 di Teletovic: in gara 2 questi tiri sono entrati, se accadrà lo stesso anche per i compagni di squadra sarà difficile per i Raptors rubare il fattore campo, ora favorevole ai Nets.
Top & Flop di Gara 2:
TOP
Il pubblico di Toronto: 8,5
Non solo i canadesi assistono delle partite di basket (che poi sarebbe stato inventato da un canadese, ma tant’è), ma creano anche un eccellente atmosfera, cosa troppo spesso rara in NBA anche a livello di Playoffs. Bravi.
DeMar DeRozan: 8
30 punti di cui 17 nel 4° quarto varrebbero anche un mezzo punto in più, ma DeMar ha sofferto discretamente anche per i primi 3 quarti di questa gara (dopo l’inguardabile gara 1) e si è reso autore di 6 sanguinose palle perse: se nella partita in sé ha sicuramente meritato più applausi che fischi, alcuni peccati capitali di gara 1 si sono protratti in questa seconda partita e la difficoltà dei tiri presi (seppur realizzati) non convincono appieno per il prosieguo della serie. Speriamo di sbagliarci per lo spettacolo e l’equilibrio della stessa.
Joe Johnson: 7
La vera nemesi offensiva di Toronto in queste due gare, Johnson si è rivelato anche in gara 2 ben lontano dal Joe solo isolamenti dei tempi degli Hawks e ha concluso con 18 punti frutto di un 7-13 al tiro. Col suo gioco in post e lo sfruttamento dei mismatch che va creando ha dimostrato di essere il realizzatore più affidabile dei Nets e un rebus al momento irrisolvibile per i Raptors.
Greivis Vasquez: 7
8 assist e 2 turnover sono acqua nel deserto per una squadra che ha chiuso complessivamente con 19 assist e 20 palle perse (quindi 11 e 18 se escludiamo Greivis), con la guardia di riserva che si sta dimostrando molto più utile alla causa di Ross e come visto in precedenza risulta molto efficiente sui pick ‘n’ roll anche grazie alla sua stazza che gli permette di non andare sotto con il backcourt dei Nets. Il canestro più spettacolare della partita, realizzato da DeRozan, è al 70% suo:
Honorable mentions: Kyle Lowry (14+9+6), Amir Johnson (16+9), Kevin Garnett (13+4 con 5-6 al tiro in 19 minuti), Shaun Livingston (14+5 ast)
FLOP
Deron Williams: 5
Tira molto male, 5-15 dal campo, e ricorda più quello abulico della regular season che non quello pimpante (anche se non troppo efficiente) di gara 1. Se Brooklyn vorrà fare strada nei PO D-Will dovrà fare meglio di così.
Paul Pierce: 4,5
Dopo essere stato l’eroe di gara 1 incappa in una partita no, con 2-11 al tiro e 0-6 da tre. Ha la palla per il sorpasso che cancellerebbe tutto e lo renderebbe nuovamente il supereroe della partita, ma anche quella non va. Lui e DeRozan si scambiano i ruoli e in quello che sostanzialmente è stato un remake di Gara 1 questo fa tutta la differenza.
Terrence Ross: 2
2 come i suoi canestri realizzati (su 12 tentativi). 3 palle perse e un assist concludono il non invidiabile ruolino di marcia di Terenzio in queste prime due gare, numeri che potrebbe mettere anche un operaio metalmeccanico buttato nella mischia. Svegliarsi.