Categorie: Editoriali NBA

Toronto Raptors-Brooklyn Nets: la formula per gara 4

Stanotte al Barclays Center si giocherà gara 4 della serie tra Toronto Raptors e Brooklyn Nets, probabilmente quella che possiamo considerare la prima gara “decisiva” per le sorti di queste due squadre e quindi della serie: una vittoria di Brooklyn vorrebbe dire un 3-1 difficilmente ribaltabile da Toronto, mentre una vittoria di questi ultimi, sebbene non così pesante, ridarebbe alla franchigia canadese il vantaggio del fattore campo con la serie impattata sul 2-2 e due delle eventuali ultime 3 partite da giocare in territorio amico. Andiamo brevemente a vedere la “formula” (concessaci dal signore qui sopra) che le due squadre dovranno seguire per portare a casa questa importantissima gara e, nel caso di Toronto, ribaltare il risultato di gara 3.

[(migliori rotazioni+Vasquez e Patterson-Terrence Ross)x cura della palla] x imposizione della propria presenza in pitturato = 2 a 2

I Raptors di gara 3 hanno convinto poco e l’unica nota positiva è come nonostante ciò siano riusciti ad arrivare ad un finale punto a punto, con la partita che sarebbe potuta andare all’overtime se Patterson (comunque uno dei migliori dei suoi) non avesse fatto 0/2 ai liberi nel finale. Per portare a casa gara 4 i Raptors dovranno modificare molti aspetti negativi della gara precedente, iniziando dai parziali spezza-gambe a fine secondo quarto e nel terzo quarto: per ottenere una W fuori casa non ci si può permettere di subire parziali che in 3 minuti ti mandino indietro di 10-15 punti, ma nel caso bisogna crearli. Da questo punto di vista sicuramente si può provare a fare di meglio con delle migliori rotazioni: si parla sempre dell’importanza di andare negli spogliatoi a fine primo tempo col morale alto e di certo subire un parziale di 12-5 negli ultimi 3 minuti, con l’unico canestro dal campo a 1” dalla fine non è il modo migliore di andare a riposo, ma se ciò avviene mettendo in campo quintetti senza DeRozan e Vasquez e con Ross, Hansbrough, Salmons e Fields (che per contratto non segna) la cosa sembra quasi cercata, motivo per cui i tifosi di Toronto sperano in scelte migliori da parte di coach Casey. Il problema palle perse persiste (16 punti da turnover per i Nets) e Terrence Ross si è riconfermato giocatore deleterio in questa serie e forse potrebbe essere una buona idea farlo partire dalla panchina, sperando magari anche in un moto d’orgoglio del ragazzo: sicuramente a Toronto sperano in un suo risveglio tempestivo, ma con le spalle al muro non è detto che fare affidamento su questa speranza sia la cosa migliore. Il fatto che nella maggior parte delle azioni offensive sia DeRozan a gestire il pallone e non Lowry o Vasquez (forse la migliore opzione) è un altro aspetto dubbio. Sempre nel gioco dei Raptors ci si aspetta una maggiore ricerca degli uomini all’interno dell’area ed in primis di Valanciunas che in gara 3 ha tirato col 100% dal campo, ma si è reso autore di sole 4 conclusioni: il lituano è stato limitato dai falli, ma ha comunque giocato 30 minuti e contro i più piccoli Nets il vantaggio di centimetri va sfruttato maggiormente e con continuità, magari a discapito di qualche conclusione forzata da DeRozan, autore della seconda partita da 30 punti consecutiva, ma con 22 tiri tentati. Il +10 Nets alla voce punti in pitturato deve preoccupare i Raptors.

[(imposizione del proprio gioco+ Joe Johnson) + difesa] x costanza sui 48 minuti (e Rihanna a bordocampo)= 3 a 1.

Dalla parte di Brooklyn la vittoria in gara 3 è stata per circa 45 minuti convincente, con i ragazzi (si fa per dire) di Kidd sul +15 a 4′ dalla fine e sul +10 a 3′ dal termine: per l’ennesima volta sono stati loro ad imporre il proprio gioco agli avversari e dopo la Caporetto di gara 3 si sono anche visti miglioramenti a rimbalzo (solo un -6), mentre dall’altra parte la difesa ha continuato a creare problemi a Toronto e a causare turnover (altri 17 per i Raps). “Not Average Joe” Johnson si è riconfermato l’unico giocatore immarcabile della serie segnando 29 punti con anche un 3-4 dalla lunga distanza, mentre un Deron Williams in controllo ha tirato fuori la sua migliore prestazione al tiro (7-14) condita da 8 assist, vincendo ampiamente lo scontro diretto con Lowry (cosa non scontata nella serie), battendolo con continuità dal palleggio e costringendolo a 6 falli. Un buon Blatche dalla panchina ha livellato le cose per un Garnett invece eccessivamente dominato da Valanciunas, poco efficiente e autore di 6 falli in 16 minuti di gioco. Data la vittoria in gara 3 Brooklyn deve sostanzialmente ripetere le cose fatte vedere 48 ore fa per portare a casa anche il quarto atto della serie, l’unico aspetto preoccupante della partita precedente (e invece confortante per Toronto) è stata la rapidità con cui sono stati bruciati 15 punti di vantaggio negli ultimi 4 minuti: i Raptors hanno dimostrato di essere nella serie solo quando riescono ad essere aggressivi, ad attaccare la partita e l’area e a non adattarsi al ritmo dei Nets, mentre per questi ultimi il finale è stato un campanello d’allarme sull’importanza di giocare sui propri standard per tutti i 48 minuti, vedasi anche il quarto quarto di gara 2: 68 (quindi 34 di media) i punti subiti nei quarti quarti delle ultime due partite, mentre negli altri 10 quarti della serie i Raptors non hanno mai superato i 25 punti. Un miglior dosaggio delle proprie forze e della propria attenzione sulla partita, potrebbe aiutare i Nets ad evitare finali punto a punto che possono sempre finire come non ci si aspetterebbe/augurerebbe, vedasi giusto ieri il finale di Dallas-San Antonio.

Share
Pubblicato da

Recent Posts

NBA Christmas Day 2024: partite, orari, programma e dove vederle in TV e in chiaro

Il programma delle consuete partite di Natale organizzate dalla NBA

fa 1 giorno

La FIBA accoglie le parole di Adam Silver sull’arrivo della NBA in Europa: “Progetto concreto”

José Garbajosa convinto della bontà del progetto che vorrebbe portare avanti Adam Silver

fa 1 giorno

Mercato NBA, Bradley Beal non vuole lasciare Phoenix: “Io via? Nessuno mi ha detto niente”

La stella dell'Arizona non vuole abbandonare la franchigia dopo sole due stagioni

fa 1 giorno

NBA, Darvin Ham contro i Lakers: “Sono dei folli ad avermi mandato via”

L'ex allenatore gialloviola ha criticato le scelte del front office californiano

fa 1 giorno

Classifica NBA 2024-2025

Il quadro aggiornato notte dopo notte

fa 2 giorni

Lo strano caso di Carmelo Anthony: nel 2025 potrebbe diventare due volte Hall of Famer

Oltre a Melo in lizza anche Dwight Howard, Marc Gasol, Sue Bird e Doc Rivers

fa 2 giorni