Non solo Mavs – Spurs. Non solo Clippers – Warriors. Non solo Donald Sterling. A rendere questo primo turno di PlayOffs memorabile ci sono anche i Brooklyn Nets e i Tornto Raptors che, come largamente anticipato da tanti commentatori, stanno regalando una serie particolarmente incerta, così come dimostrato da gara 4 di ieri sera (la seconda al Barclays Center) conclusasi 87 a 79 per gli ospiti e che ha permesso di stabilizzare il punteggio sul 2-2.
Quanto al match, ottimo primo quarto di DeMar DeRozan (in serata 24 punti con 7 su 19 dal campo, 1 su 1 da tre, 9 su 11 ai liberi e 5 rimbalzi) che ha permesso ai Raptors di condurre per 35 a 22. Reazione Nets nel terzo e quarto quarto con il duo Pierce&Garnett (22 punti con 9 su 14 dal campo, 3 su 7 da tre, 1 su 2 ai liberi e 5 rimbalzi per il primo e 10 punti con 3 su 6 dal campo e 4 su 4 ai liberi per il secondo) che tuttavia si è sgonfiato nell’ultimo quarto visto che nei 5 minuti conclusivi i ragazzi di Jason Kidd hanno segnato solo 2 punti, fattore decisivo che ha permesso a Toronto, sospinta da Kyle Lowry (22 punti con 7 su 17 dal campo, 3 su 8 da tre, 5 su 5 ai liberi) e Amir Johnson (17 punti con 7 su 11 dal campo e 3 su 3 ai liberi), di prendere il largo, vincere la partita e pareggiare la serie. Per i padroni di casa, in doppia cifra anche Deron Williams (10 punti con 4 su 12 dal campo, 0 su 5 da tre, 2 su tre ai liberi e 6 assist) e Mirza Teletovic (12 punti con 5 su 9 dal campo, 0 su 3 da tre, 2 su 2 ai liberi e 5), anche se soprattutto il primo, unitamente a Joe Johnson, non sono mai stati decisivi. D-Will a margine della partita ha infatti ammesso di non essere stato un fattore nei tre quarti finali della partita e che, conseguentemente, deve migliorare.
Da segnalare che, prima dell’annuncio iniziale delle formazioni, lo speaker del Barclays Center ha affermato, aderendo alle critiche mosse nei confronti del proprietario dei Los Angeles Clippers, “Ladies and gentlemen, there is no room in the NBA for Donald Sterling“.
Prossimo appuntamento per una serie sempre più incerta mercoledì 30 all’Air Canada Center.
Giacomo Bertone
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