Categorie: Editoriali NBA

Toronto Raptors-Brooklyn Nets: chi sarà il Re della collina?

Dopo una poco convincente gara 3 Toronto è riuscita ad aggiudicarsi due partite consecutive, segnando con quella di gara 5 la prima vittoria back to back della serie portandosi su un importante vantaggio di 3-2. Stanotte la serie torna al Barlcays Center dopo una tappa canadese: per i Nets sarà una questione di vita o di morte, mentre per i Raptors la possibilità di chiudere la serie senza le tensioni e i rischi di una gara sette, seppur casalinga. Andiamo a vedere rapidamente i punti cardine di gara 5 e quindi di ciò che dovrà cambiare o ripetersi perchè le due squadre confermino (nel caso di Toronto) o smentiscano (nel caso dei Nets) il risultato dell’ultima partita.

Ripercorrendo un po’ ciò che si era visto in gara 3, ma a canotte invertite, Toronto ha dominato a lunghi tratti la partita, rischiando poi il dramma sportivo negli ultimi minuti, in questo caso grazie ad un quarto quarto quasi perfetto in negativo, concedento ai Nets 44 punti. In una partita in cui entrambe le squadre hanno tirato particolarmente bene dalla lunga distanza, dopo 4 partite imbarazzanti da questo punto di vista, a fare la differenza per Toronto sono stati sicuramente giocatori come Kyle Lowry (36 punti) e un Valanciunas sempre più protagonista offensivamente, ma anche i migliori aggiustamenti fatti da Casey nel corso della serie, dopo che nelle prime tre gare si erano alzati più dubbi che certezze sul gioco dei Raptors.

Il testa a testa Lowry-Williams è sicuramente una delle chiavi della serie e finora, escludendo gara 3 (complice un leggero infortunio di Kyle) e parzialmente gara 1, il duello è sempre stato vinto, non casualmente, dal play di Toronto, con gara 5 che è stata un vero e proprio clinic: 36 punti di cui 17 col 71% dal campo quando marcato dal più quotato avversario che invece ha chiuso con soli 11 punti ed è stato umiliato sin dalla prima azione della partita:

In gara 5 Toronto non ha dominato a livello di rimbalzi (solo 37-34), ma viste le percentuali al tiro non ne ha avuto nemmeno particolare bisogno, a fare la differenza nelle ultime due W dei Raptors sono stati piuttosto i grandi miglioramenti a livello di palle perse: solo 21 complessive negli ultimi 96 minuti di gioco, ottimi numeri per una squadra che nelle prime tre gare ne commetteva 20 a partita. I Raptors stanno muovendo meglio e più velocemente la palla contro la difesa sul pick n roll dei Nets, così da lasciare per minore tempo la palla nelle mani di trattatori di palla dubbi come DeRozan e andando a cercare con più continuità e rapidità conclusioni in pitturato per Valanciunas, vero metronomo della squadra che non a caso è stato fuori per gran parte del terribile quarto quarto di gara 5.  Qui vediamo Amir Johnson, con palla a centro area dopo un pick n roll con Lowry, mettere in difficoltà la difesa avversaria ed andare a servire agilmente un Valanciunas con posizione per così dire profonda:

I Raptors stanno facendo un ottimo lavoro nell’ attaccare la difesa dei Nets dal centro dell’area e le ritrovate percentuali nell’ultima partita hanno aiutato ad allargare il campo, con anche Ross che ha dato qualche piccolo segno di vita: una sua buona partita potrebbe mettere l’ultimo chiodo sulla bara di Kidd e compagnia.

Per i Nets non ci sarebbe stato nulla da salvare in prospettiva di gara 6 dopo i primi due quarti, ma nel secondo tempo la squadra di Brooklyn ha prima retto il colpo e poi dominato negli ultimi 12 minuti: Joe Johnson dopo una pallida gara 4 è tornato a dominare (32 con 14-24), gestendo a suo piacimento il post contro DeRozan e dimostrandosi immarcabile ricevendo palla a centro area, rendendo così difficili i raddoppi per i Nets e scaricando invece su dei ritrovati tiratori (Teletovic in primis) quando raddoppiato. La difesa dei Raptors ha cominciato ad avere parecchi problemi nei close out sui tiratori (vedasi negli ultimi secondi il fallo di Amir Johnson su un tiro da tre realizzato da Anderson) e i Nets hanno concluso con 60 irreali punti negli ultimi 34 possessi della gara: qualora Anderson e Teletovic dovessero continuare sull’onda di gara 5 Brooklyn potrebbe anche dominare gara 6, nonostante il pessimo show mostrato a tratti nell’ultima uscita. Non potendo dominare in pitturato, con un Garnett che è ormai difficile non considerare fuori dalla serie (solo 12 minuti in gara 5) e non avendo sostanzialmente risposte in difesa per giocatori come Lowry e Valanciunas Brooklyn deve per forza fare un miglior lavoro a livello di palle perse: tanto quelle proprie, da limitare (14 in gara 5), quanto quelle degli avversari che nel momento in cui sono riusciti a controllare la situazione da questo punto di vista hanno vinto non casualmente due partite consecutive. Nell’ultima uscita,chi prima chi dopo, entrambe le squadre hanno ottenuto ciò che volevano offensivamente: chi limiterà maggiormente gli avversari e in primis le incursioni a centro area e i tiri dalla distanza degli avversari potrebbe portare a casa partita e, nel caso dei Raptors, serie.

Toronto sembra essere la squadra con in mano le chiavi della tenzone, ma 5 partite dai grandi parziali e alti e bassi da parte di entrambe le formazioni non possono lasciarci con certezze in vista di quello che potrebbe essere l’ultimo atto della serie: riusciranno i Raptors ha confermare i miglioramenti delle ultime due partite e ad imporre la propria volontà sul duello o i Brooklyn Nets entreranno al Barclays Center galvanizzati dal “sense of urgency” predicato da Deron Williams (il primo a dover salire di colpi) e continueranno sull’onda degli ultimi minuti di gara 5? Avremo l’ennesima gara 7 di questi playoff o calerà già stanotte il sipario? Tra poche ore avremo le nostre risposte.

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