Dopo la fine di tutte le gare-7 del più entusiasmante Primo Turno nella storia dei Playoffs, è tempo di guardare avanti. L’aria si fa più rarefatta, le contendenti al titolo si sono ridotte e la posta in palio, per converso, si è alzata. Sono in arrivo le Semifinali di Conference che, nel nostro caso, vedono affrontarsi i Miami Heat ed i Brooklyn Nets.
Così al Primo Turno
Percorsi diversi per le due formazioni. Miami si è sbarazzata in 4 gare dei pur ammirevoli Charlotte Bobcats. La franchigia di Michael Jordan ha visto diminuire le proprie chance di successo per via dell’infortunio ad Al Jefferson, che ha saltato l’ultimo incontro ed è stato fortemente limitato in quelli precedenti. Con le consuete marce, gli Heat sono stati in controllo, pur subendo tanti parziali dai coriacei Bobcats guidati da un ottimo Kemba Walker. Rischiando qualcosina e mostrando qualche lacuna, grazie ad un LeBron James da 30 punti di media la serie si è presto conclusa.
Meno lineare e più frastagliato il cammino dei Nets. Pur con un seed più basso, erano da tutti pronosticati vincitori sui giovani ed inesperti Toronto Raptors. L’esito è stato tale, ma in realtà la serie è stata una vera e propria battaglia, conclusasi solo in gara-7 e con la stoppata di Pierce che ha conservato il vantaggio di un punticino dei suoi. Le partite sono state spesso tirate e, nonostante Brooklyn fosse superiore e con maggiore esperienza, ha subito spesso le sfuriate degli avversari, trovando però canestri decisivi dall’accoppiata PP e Joe Johnson.
Uomini chiave
Stessa storia, stesso posto, stesso bar. I bi-campioni in carica andranno fin dove i Big Three li condurranno. LeBron James, pur non dando sempre l’impressione di forzare, ha avuto i soliti grandi numeri contro i Bobcats, trovando poca opposizione dai diretti marcatori. Dwyane Wade è stato protagonista di discreti momenti, chiudendo come secondo realizzatore dei suoi e con buone indicazioni dalle ginocchia martoriate. Per Chris Bosh diversi canestri importanti, anche se è da migliorare la prestazione a rimbalzo (solo 5,3). Infine, importante che si sblocchi Ray Allen dopo un Primo Turno davvero abulico.
Iso Joe ha colpito ancora. Sono stati i suoi tanti canestri in uno contro uno che hanno permesso ai Nets di prevalere nei finali in volata. Johnson si è dimostrato, ancora una volta, uno dei massimi specialisti nel settore, colpendo puntualmente e con precisione. Quando non poteva, a pensarci è stato Paul Pierce, decisivo nella prima e nell’ultima sfida contro i Raptors. La sua esperienza e le sue prestazioni da numero 4 sono servite come il pane e saranno indispensabili anche contro Miami. Terza punta è Deron Williams, non sempre continuo contro Toronto, anche all’interno della stessa gara. Infine, qualche segnale di ripresa da Kevin Garnett, chiamato ad un ulteriore sforzo ad un livello più elevato.
Gli Allenatori
Serie con un voto sufficiente per Erik Spoelstra, che ha avuto qualche passaggio a vuoto contro i Bobcats. Troppa confusione in difesa in alcuni momenti, rotazioni da rivedere con i tanti minuti all’ormai finito Rashard Lewis. Ha trovato qualche aggiustamento nei momenti decisivi ed è bastato, ma è lecito attendersi qualcosa in meglio.
Jason Kidd è semplicemente diventato il primo allenatore rookie a vincere una gara-7. Ne è passata di acqua sotto i ponti da quel Capodanno in cui, senza mezzi termini, era considerato il peggiore di tutta la Lega e prossimo ad un precoce licenziamento. Con una seconda parte di stagione travolgente si è guadagnato la postseason e, contestualmente, la prima serie vinta. Ha insistito spesso col quintetto piccolo, ricavandone in attacco ma subendo la fisicità dei Raptors ed i loro rimbalzi in diverse partite. La scelta ha pagato, ma il confine è, da sempre, molto labile. Se il pallone di Lowry fosse entrato, saremmo di nuovo ad interrogarci sulle qualità di Kidd da capo-allenatore.
I Precedenti
Miami ha avuto degli incontri ravvicinati in passato coi Nets ai Playoffs, ovviamente sotto forma di New Jersey. Nel 2005, al Primo Turno, fu 4-0 abbastanza secco per la premiata ditta Shaq&Wade. Nel 2006, alle Semifinali di Conference, fu 4-1 per gli uomini di Pat Riley, con diverse partite tirate. Ennesimo scontro nella postseason, invece, tra i grandi rivali James e Pierce (e Garnett). Dopo le serie tra Boston e Cleveland nel 2008 e nel 2010, entrambe vinte dai bianco-verdi, ne sono seguite due, nel 2011 e nel 2012, tra gli Heat ed i Celtics, appannaggio della formazione della Florida.
Interessanti i precedenti in questa stagione tra le due squadre. I Nets, infatti, hanno vinto tutte e 4 le sfide contro i bi-campioni in carica. Sono state partite molto tirate nei punteggi, equilibrate e che sarebbero potute finire anche in maniera diversa. L’1 Novembre Brooklyn ha vinto 101-100, resistendo al ritorno degli avversari. Il 10 Gennaio è finita in doppio overtime, nella gara del famoso scontro tra LBJ e Teletovic, con assenti Wade, Chalmers e Williams. Il 12 Marzo i Nets hanno vinto, pur privi di Garnett, in trasferta di un punto, 96-95, grazie ad un tiro di Deron. Infine, lo scorso 8 Aprile, altra vittoria esterna dei ragazzi di Kidd, sempre per un punto, 88-87, in un’altra gara segnata dalle assenze e con la stoppata decisiva di Plumlee su LeBron.
Pronostici
Serie dal pronostico meno scontato di quello che si potrebbe pensare. Brooklyn, per quanto la regular season valga fino ad un certo punto, ha mostrato di saper tenere testa agli Heat, anzi di saperli domare e trovare le adeguate contromisure. In questa postseason hanno faticato, forse, più del previsto e del dovuto. Il quintetto piccolo dei Nets sembra accoppiarsi molto bene con quello di Miami, che, molto probabilmente, non avrà quel vantaggio ai rimbalzi che tanto ha portato alla causa di Toronto. Dalla panchina sembra più attrezzata e lunga Brooklyn che, ricordiamo, gioca sempre senza un certo Brook Lopez. Potrebbe essere una vera e propria battaglia, con gli Heat a spuntarla in 6 o 7 gare, ma occhio a questi Nets ed alla voglia di sparare le ultime cartucce per Pierce e Garnett. Attenzione anche alla prima partita, con le squadre che sono in riposo da più tempo che storicamente fanno più fatica a ritrovare il ritmo gara. Molto dipenderà dalle condizioni fisiche dei grandi vecchi di ambo le squadre e da quanto i rispettivi supporting cast riusciranno a far valere il proprio apporto. La prima palla a due sarà nella notte italiana tra Martedì e Mercoledì.
Game 1 – Tue, May 6, Brooklyn at Miami, 7 p.m. ET, TNT
Game 2 – Thu, May 8, Brooklyn at Miami, 7 p.m. ET, ESPN2
Game 3 – Sat, May 10, Miami at Brooklyn, 8 p.m. ET, ABC/R
Game 4 – Mon, May 12, Miami at Brooklyn, 8 p.m. ET, TNT
Game 5 * Wed, May 14, Brooklyn at Miami, TBD, TNT
Game 6 * Fri, May 16, Miami at Brooklyn, TBD, ESPN
Game 7 * Sun, May 18, Brooklyn at Miami, TBD, ABC
Alessandro Scuto