Roy Hibbert in azione contro Marcin Gortat
Il primo intervistato è Roy Hibbert: sottotono in Gara 1, superstar in Gara 2. I suoi Indiana Pacers portano a casa la vittoria pareggiando la serie con Washington sul 1-1.
Ho solo provato a correre di più, essere aggressivo, prendere buone decisioni. Ho cercato di non essere passivo. I miei compagni di squadra hanno veramente creduto in me.
Non voglio trovare scuse per le partite che ho giocato male. L’importante è aver cambiato rotta. I miei compagni sono stati davvero fantastici. Mi hanno servito con ottimi passaggi, mi hanno dato la possibilità di segnare il primo canestro. Apprezzo molto che abbiano creduto in me e abbiano continuato a supportarmi.
Se dovessi indicare un nome, della persona che mi ha aiutato di più, devo dire Paul [George]. Ieri, dopo l’allenamento, mi ha portato sulla sua barca e siamo stati a pescare per circa due ore. Ci siamo rilassati, abbiamo parlato di basket… Abbiamo parlato in generale della vita… Questo è stato un momento importante, Paul è un meraviglioso compagno di squadra. Apprezzo molto quello che ha fatto per me, perchè non era obbligato.
Queste invece le parole del Coach di Indiana, Frank Vogel.
Devo complimentarmi con i ragazzi per aver giocato un partita migliore, e averla vinta. Avete visto come Roy Hibbert sia stato un giocatore diverso questa sera. Gli abbiamo dato fiducia, nonostante la fatica che ha fatto in Gara 1. Lo hanno criticato molto, e lui ha risposto. Roy è stato un fattore importante per la nostra vittoria, in attacco e in difesa.
Ci siamo sforzati per difendere sull’arco e sotto al canestro. George Hill ha fatto un ottimo lavoro per contenere John Wall, il compito è difficile, ma lo ha fatto al meglio.