San Antonio vince anche gara 3 ed ipoteca le Finals di Conference

Il copione è sempre lo stesso. Gli Spurs vincono anche gara 3 e mettono con ogni probabilità la parola fine ad una serie che non è mai sembrata avere storia. Finisce 118 a 103. Il tandem Parker-Duncan affossa i malcapitati Blazers che, come nei due episodi precedenti, già all’intervallo si trovavano in svantaggio di 20 punti (60-40). Nella ripresa Portland sfiora più volte la rimonta ma puntualmente gli Spurs puniscono. Il cuore Ripcity non basta, i padroni di casa pagano le molte palle perse, il disastroso primo tempo e le cattive percentuali al tiro. A nulla serve portare quattro uomini a quota 20 se dalla panchina escono solamente 2 punti (prima del garbage time) contro i . Parker segna 29 punti, Duncan 19 e Leonard va in doppia doppia con 10 rimbalzi e 16 punti. Spurs perfetti anche dalla lunetta con 25 liberi segnati su altrettanti tentativi.

PRIMO QUARTO: gli Spurs e soprattutto Parker partono fortissimo con il francese che segna 8 dei primi 10 punti dei texani; i Blazers, pur trovando qualche difficoltà offensiva, riescono a restare a contatto grazie ai canestri della coppia Lillard-Aldridge. A metà prima frazione gli Spurs conducono 14 a 13. San Antonio prova ad allungare ancora con Parker autore di un primo quarto straordinario, per Portland Aldridge prova ad incidere tirando molto ma con percentuali tutt’altro che brillanti. Coach Stotts decide di mischiare le carte e, vista l’assenza di Mo Williams, regala minuti a molti giocatori visti fino a qui pochissimo. Un improbabile quanto bel canestro di Belinelli regala il più 11 agli Spurs, un libero di Aldridge “riduce” nel finale di quarto lo svantaggio a 10 lunghezze. 28 a 18 per gli ospiti alla prima pausa. Per San Antonio 60% al tiro e 12 di Parker, per Portland a referto solo 3 giocatori: Batum (5), Lillard (6) e Aldridge (7, con un pessimo 3/10 dal campo), i Trail Blazers hanno tirato nel primo quarto con il 36.8%.

SECONDO QUARTO: l’inizio di secondo periodo sembra un film già visto con i texani che in appena due minuti allungano sul più 16, grazie a due triple segnate rispettivamente da Belinelli e Mills. Coach Stotts è costretto al timeout per tamponare l’emorragia ed evitare di ripetere il copione dell’ultima partita. I Blazers faticano a restare sotto i 20 punti di svantaggio e si aggrappano ad Aldridge per evitare un ulteriore parziale che significherebbe fine della partita e verosimilmente della serie. A metà secondo quarto il punteggio recita 46 a 29 per San Antonio. Duncan va a segno e diventa il quinto marcatore di tutti i tempi nei playoffs superando Malone. Portland si affida a Matthews che segna due triple e subisce fallo sempre su un tiro dalla lunga, mandando a bersaglio tutti e 3 i liberi a sua disposizione. La pressione difensiva dei ragazzi di coach Popovich aumenta costringendo Portland (che da una grossa mano) a continue palle perse che regalano a Parker le triple del più 20 e più 23. Un paio di canestri nel finale di quarto “”riducono”” le lunghezze di vantaggio texane a 20. All’intervallo San Antonio conduce 60 a 40. Per gli Spurs una sola palla persa contro le dieci dei Blazers. Parker è già a quota 20 con 9/12 al tiro, mentre per i padroni di casa il miglior realizzatore è Matthews con 12 (tutti nel secondo quarto), per Aldridge 11 punti, 6 rimbalzi ma anche 3 falli. La panchina degli speroni mette assieme 21 punti contro i soli 2 di quella di Ripcity.

TERZO QUARTO: i Blazers partono forte cercando di riaprire una partita già largamente compromessa, Parker prova a replicare agli avversari che, nonostante gli sforzi del francese, riescono a rosicare qualche punto tornando sul -15. La seconda tripla del quarto di Batum vale il -12 e costringe Popovich al timeout quando sul cronometro del terzo periodo restano ancora 9 minuti da giocare. Gli Spurs non riescono più a segnare ed il o parziale di Portland prosegue inesorabile facendo esplodere il pubblico di casa. Blazers a -7 grazie ad un incredibile parziale di 12 a 0. Ginobili riesce finalmente a sbloccare l’attacco texano donando un minimo di ossigeno. Dopo la sfuriata iniziale di Portland gli Spurs riescono a riorganizzarsi e le lunghezze di vantaggio per i texani restano intorno alla doppia cifra. Dopo un inizio di quarto in sordina è Aldridge a caricarsi sulle spalle il peso dei Blazers segnando 7 punti consecutivi prima di andare a prendersi un po’ di riposo in vista dell’ultimo quarto. Le riserve di Portland non riescono a fare una singola giocata giusta nel finale di terzo quarto e, all’ultima pausa, gli Spurs conducono 83 a 69. Quattro giocatori in doppia cifra per i Blazers mentre per San Antonio solo Parker (24) e Duncan (10). Ripcity riesce a restare a galla nonostante una pessima prestazione al tiro di Lillard (3/13).

QUARTO QUARTO: San Antonio parte forte nell’ultima frazione ma i padroni di casa riescono a rispondere con due canestri consecutivi con fallo. Lillard si scalda segnando 7 punti nei primi due minuti di quarto, battendo puntualmente Parker e portando i suoi sul -12. Duncan e Parker tornano a macinare punti, il caraibico ed il francese scavano un parziale di 7 a 0 che sotterra nuovamente Portland. Leonard segna col fallo dopo una palla persa dai Blazers e gli Spurs raggiungono il più 22. In un poco più di un minuto Portland firma un controparziale di 8 a 0 lasciando accesa una flebilissima speranza di rimonta. Gli Spurs sbagliano e Lopez segna con il fallo il -12 con 5.40 da giocare. Già in bonus Portland commette due veniali falli consecutivi puniti dai texani che fino a questo momento sono stati infallibili dalla linea della carità (21/21). Portland riesce caparbiamente a tornare ancora una volta sul -12 ma San Antonio non si lascia intimorire e mantiene la calma incrementando il vantaggio. La tripla di Leonard tronca definitivamente le speranze dei Blazers. Finisce 118 a 103.

FINAL

(3-0)118(0-3)103