Come noto, qualche settimana fa il commissioner NBA Adam Silver ha preso il più duro provvedimento disciplinare possibile per punire i commenti razzisti di Donald Sterling, attuale proprietario dei Los Angeles Clippers. Fra questi, vi era l’avviso che la lega avrebbe fatto il possibile per costringere la famiglia Sterling alla cessione del 100% della squadra ad un nuovo investitore. Nonostante questa disposizione, che potrebbe essere resa effettiva con il voto del 75% dei proprietari delle squadre NBA, il futuro dei Clippers rimane legato alla volontà di Donald Sterling di cedere completamente la squadra finché non si trovi completamente costretto.
Per scongiurare la possibilità che i Clippers rimangano in mano alla famiglia del magnate di Chicago si è mosso oggi LeBron James, al comando di un fronte composto da giocatori che minacciano di boicottare la stagione 2014/15 se uno Sterling sarà ancora proprietario della franchigia di Los Angeles. A sostengo di questo gruppo di professionisti si è mosso anche Roger Mason Jr., vice presidente della NBA Player Association.
Se non se ne andrà dalla prossima stagione non vedo perché dovremmo continuare a giocare. Abbiamo tutti i mezzi per costringerlo a vendere la società e se non se ne andrà allora sarà inutile disputare la prossima stagione.
James ha dichiarato pubblicamente le serie intenzioni dei giocatori , confermando la volontà dei suoi colleghi di seguire la linea del boicottaggio.
Come giocatori vogliamo che vengano compiute le scelte giuste e pensiamo che nessuno della famiglia Sterling sia idoneo a possedere un team NBA. Comprendiamo che non sarà facile vendere un’intera società di basket nel giro di pochi giorni, ma noi vogliamo che sia fatta la cosa giusta.
Dove ci porterà il futuro non si sa, quello che è certo è che le armi in possesso della lega sono molto potenti e, sicuramente, davanti all’eventualità di non disputare la prossima stagione Silver sarà costretto ad utilizzarle.