Categorie: Road To Draft

Road to Draft 2014: Cleanthony Early

Il Draft NBA è sempre più il territorio incontrastato dei freshmen, giocatori da poco maggiorenni che se non fosse per la discutibile regola di un anno obbligatorio al college nella maggior parte dei casi farebbero direttamente il salto dalla high school alla NBA, seguendo le orme dei vari Garnett e Bryant (ma anche Sebastian “Bassy” Telfair) di questo mondo. In mezzo ad una valanga di nomi di ragazzi che non hanno ancora sfiorato i 20 anni di età, i nomi di chi è ormai 22-23enne ed ha 3-4 anni di college alle spalle non possono che saltare all’occhio, non per forza positivamente, ma di certo non passano inosservati. Un nome che risponde a questa descrizione, ma la cui “esperienza” potrebbe non essere poi vista con tanta diffidenza e portarlo comunque ad una scelta al primo giro è sicuramente quello di Cleanthony Early che, dopo due anni nel Junior College di Sullivan County, è salito alla ribalta nazionale nelle sue due stagioni in Division I da Junior e Senior, nelle quali ha guidato da giocatore poco conosciuto l’altrettanto poco conosciuta ai non appasionati Wichita State, prima a delle insperate Final Four nel 2013 e poi ad una stagione regolare perfetta, conclusasi con un eliminazione al secondo turno del torneo NCAA per mano della poi finalista Kentucky, nel 2014. Può un senior di 23 anni essere uno dei prospetti più interessanti di uno dei draft più ricchi di sempre? La risposta è (almeno in parte) sì ed andiamo subito a vedere il perchè:

Tweener a livello NCAA, ma giocatore più adatto al ruolo di ala piccola se proiettato in ottica NBA, Cleanthony è un giocatore di 2 metri con un’apertura alare di circa 2.10, numeri ottimi per un’ala piccola (misure di poco inferiori a quelle di Wiggins), ma sotto la media per un’ala grande. Tuttavia Early è un giocatore fisicamente molto solido, capace di concludere con contatto e soprattutto dotato di un atletismo e di una verticalità non indifferenti, che gli hanno concesso di essere un pericolo in pitturato ed in transizione, dove corre molto bene per il campo. Possiamo vedere due diapositive di ciò che è stato appena detto:

2013 version

2014 remix

Early però non basa il suo attacco solo sull’atletismo, ma è uno dei realizzatori più versatili ed efficienti del prossimo draft e, cosa da non sottovalutare, è migliorato moltissimo anche solo nelle ultime due stagioni a Wichita dove, arrivato da una situazione collegiale di livello inferiore, si è prima adattato perfettamente al livello della Division I, svolgendo un ruolo fondamentale per una squadra giunta alle Final Four da underdog, e, non soddisfatto, ha poi lavorato moltissimo in estate migliorando molto a livello di tiro e divenendo il leader di una squadra che non poteva più svolgere il ruolo di “sorpresa”, guidandola ad una stagione impressionante: a livello meramente numerico e personale questi miglioramenti equivalgono a percentuali passate dal 45% dal campo al 48%, dal 31% da 3 al 37% e dal 79% ai liberi all’85% , rendendolo il settimo giocatore di tutto il draft 2014 per efficienza offensiva. Grazie al suo atletismo ed alla sua aggressività cerca spesso il contatto ed i viaggi in lunetta che nel corso della sua carriera ha sempre ottenuto con buona continuità e che, come visto, sfrutta con ottime percentuali.

Come possiamo vedere dal prossimo video di highlights oltre alle conclusioni dinamiche al ferro, Early è particolarmente a suo agio in situazioni di catch and shoot dove il suo tiro ha acquisito ormai una migliore meccanica e buona continuità:

Potenzialmente un buon rimbalzista e difensore Early è calato a livello di rimbalzi offensivi nell’ultima stagione, ma può sfruttare il suo atletismo in questo ambito come dimostrato nell’anno da junior (2.4 rimbalzi offensivi per gara) ed è dotato di un buon tempismo che lo rende molto interessante in questo ambito del gioco. In difesa ha buona posizione, muove discretamente i piedi ed ha tutte le armi per diventare un buon difensore per atletismo, estensione delle braccia e tempismo.

L’arrivare con esperienza da un contesto vincente e di basket intelligente come quello della Wichita State di Gregg Marshall potrebbe poi essere un punto a suo favore: il ragazzo ha dimostrato carattere ed ha brillato nelle occasioni più importanti (31+7 con 4-6 da tre contro Kentucky nella sua ultima partita e 24+10 col 54% dal campo nelle Final Four 2013 contro Louisville), giungendo in NBA con una maturità probabilmente maggiore a quella di molti giocatori più quotati.

Cleanthony non è però giocatore privo di lacune: come detto precedentemente anche a livello NCAA è un giocatore incastrato tra i ruoli di ala piccola e ala grande e se al piano di sopra quello di ala piccola pare il suo ruolo naturale è anche vero che a questo si dovrà accompagnare una conferma dei miglioramenti al tiro visti nell’ultima stagione e comunque la meccanica di tiro lascia uscire ancora la palla con poco arco ed il posizionamento dei piedi non è sempre ottimale, necessitando di ulteriori passi in avanti. Per essere un’ala piccola NBA poi Early necessita per forza di cose di miglioramenti a livello di trattamento della palla e visione di gioco: in difficoltà quando deve creare dal palleggio, Cleanthony cerca raramente i compagni e risulta totalmente inefficiente in quest’area, con meno di un assist a partita e circa due palle perse per 27 minuti di utilizzo. A questa pochezza si accompagnano scelte di tiro non sempre oculate sia dentro che fuori dall’area, con tiri forzati nonostante raddoppi o con ancora diversi secondi sul cronometro. Il gioco in post è limitato specialmente come movimenti spalle a canestro e tende a concludere nei pressi del ferro o in situazioni dinamiche o affidandosi esclusivamente al proprio atletismo e ad una basica spin move sulla linea di fondo, arsenale che dovrà migliorare per concludere contro i difensori NBA. Il fisico ed in particolare una parte bassa del corpo non particolarmente solida gli rendono difficile marcare ali grandi e lo fanno andare spesso sotto a rimbalzo difensivo, tuttavia questa è un’altra parte del gioco in cui è migliorato nell’ultima stagione, lasciando ben sperare per il futuro. In difesa come detto ha del buon potenziale, ma può migliorare a livello di letture e di movimenti, è reattivo, ma a volte anche troppo, reagendo alla prima finta dell’avversario. Sul perimetro fatica ancora a tenere le ali piccole più veloci e deve avere maggiore continuità, non sempre risulta concentrato al 100% e a volte è nebuloso per tratti delle partite. L’età infine è un’arma ovviamente a doppio taglio: l’esperienza ed il carattere che essa può avere plasmato lo rendono un giocatore interessante, ma 23 anni già compiuti ad aprile lo rendono uno dei giocatori meno giovani del draft e probabilmente con meno potenziale del lotto, i miglioramenti visti nell’ultimo anno sottolineano però un’ottima etica lavorativa e potenzialità ancora inespresse.

Cleanthony Early è verosimilmente proiettabile a livello di draft NBA intorno alla 25esima/30esima chiamata, con il “pericolo” di finire anche ad inizio secondo giro: migliorare dal palleggio, nella creazione del gioco e confermare i passi in avanti al tiro sono le chiavi per divenire una buona ala piccola NBA, ruolo per il quale possiede fisico, atletismo e versatilità necessarie già da ora. Non essendo un giocatore dal talento abbacinante, ma un giocatore che si è dovuto costruire passando anche per i livelli collegiali più bassi arrivando però fino alle Final Four NCAA Cleanthony è ormai un uomo che sa cosa voglia dire lavorare a testa bassa, salire di livello e migliorarsi giorno dopo giorno per rispondere ai dubbi che lo circondano, è un giocatore abituato alla competizione, cresciuto in un contesto di basket corale: ciò potrebbe aiutarlo nell’essere presto un giocatore capace di dare il suo contributo anche in una squadra di livello medio-alto, capace di concedergli probabilmente solo pochi minuti a partita, che Cleanthony dovrà sfruttare al meglio.

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