La temperatura elevata, energie spese raddoppiate, crampi all’orizzonte. La serata di LBJ poteva concludersi nel migliore dei modi ma il “Re” ha dovuto cedere al suo fisico, fino ad ora macchina perfetta, ed ai San Antonio Spurs, usciti vincitori da gara 1. Nel post-partita lo stesso “chosen one” ha parlato delle sue condizioni e di ciò che ha provato durante quel durissimo quarto quarto:
“La miglior opzione per me era quella di non muovermi…” ha sentenziato subito ai microfoni dei principali giornali americani. “Ci ho provato a rientrare, ma ogni più piccolo passo aveva conseguenze che peggioravano ancora ed ancora la mia situazione, tutti i miei muscoli erano doloranti. La cosa migliore che potevo fare era solo stare fermo immobile, ed ovviamente è stato frustrante…ho sentito un dolore lancinante verso tutto il lato sinistro, lo sentivo piano piano incrementare durante la partita, i crampi dovevano colpire qualcuno ed hanno colpito me. Durante fine primo tempo mi sono idratato molto, ho indossato una nuova uniforme, ho fatto tutto quello che potevo per evitare questa situazione e liberarmi dal sudore, così come han fatto di tutto i membri del nostro staff che ci han riforniti di ghiaccio e salviette fresche per mantenerci asciutti. Sicuramente è stata una circostanza unica e inusuale, non ho mai giocato in un palazzetto con queste condizioni, è stato un po’ come tornare ai tempi dell’high-school. Ma alla fine di tutto non possiamo accreditare le colpe agli Spurs, loro hanno giocato veramente bene muovendo la palla continuamente.”
L’appuntamento ora è per Gara 2 sperando che le condizioni all’interno dell’arena potranno essere diverse, con tutti i migliori protagonisti della serie in campo come tutti i campioni/avversari vorrebbero.