I Miami Heat, si sa, sono vecchi e ora, a parte LeBron, sembrano anche non averne più. Potrebbero essere quindi arrivati all’età in cui il titolo non è più affar loro, anche se in squadra militano i big three. James, Wade e Bosh avrebbero infatti bisogno di un cast di supporto più giovane e più energico.
Di conseguenza viene da chiedersi quale sarà il futuro del trentanovenne Ray Allen. Non solo è il più vecchio giocatore di Miami, il distacco dal secondo più vecchio è di tre anni.
Così riporta Gary Washburn sul Boston Globe:
La guardia di Miami ha dichiarato che è il ritiro è una opzione. “Credo che tutto sia racchiuso nella decisione,” ha detto giovedì prima della sconfitta degli Heat in gara 4. “Può essere l’occasione per uscirne, ti siedi e così hai l’opportunità di pensarci. Tutto dipenderà da come starà il mio corpo. Mi è piaciuta la condizione fisica che ho avuto quest’ultimi anni. E’ comunque una progressione naturale. Non penso che sia una questione di età, non lo è mai stato per me.”
Ma Allen sembra aver perso il giusto passo sul campo.
Gara 4 ha messo in mostra i limiti che Allen si porta dietro. Ha si tirato 2 su 4 da 3 punti, ma ha anche commesso quattro falli in 30 minuti.
Il tiro con l’età non si perde ed Allen potrebbe rimanere un tiratore scelto in NBA per ancora molto tempo. La questione chiave è se può continuare a fare qualche altra cosa abbastanza bene in modo da poter ottenere un giusto minutaggio.
Ora che Derek Fisher si è ritirato per accettare la panchina dei Knicks, Allen è il terzo più vecchio giocatore NBA in attività, dietro Steve Nash e Mike James.
Se Allen vorrà giocare ancora nella prossima stagione, verrà sicuramente firmato. Le squadre desiderano il suo tiro e un’offerta al minimo salariale è quindi garantita. Inoltre ciò che è riconosciuto oltre la sua produttività sul campo, è la sua etica lavorativa che ogni squadra vorrebbe trasmettere ai propri giovani.