Categorie: Road To Draft

Road To Draft 2014 : Tyler Ennis

Prospetto canadese classe ’94 ( nato il 24 agosto a Toronto ), Tyler Ennis è un play dall’indiscusso valore, una delle maggiori certezze all’interno di questo Draft che, a differenza di molte scommesse, porterà in dote alla franchigia che lo sceglierà una buona dose di solidità. Nonostante la giovane età sembra già essere pronto per i pro, risultato di diverse esperienze che lo hanno visto protagonista nel corso degli anni: essendo canadese ha avuto modo di mettersi in mostra precocemente e di poter far parte di spedizioni con la nazionale giovanile quali i Panamericani U-18 ( con il connazionale Wiggins ) ed i Mondiali U-19, esperienze internazionali che sono sempre un ottimo viatico alla crescita di un atleta. Trasferitosi dal Canada al secondo anno di liceo nella famosa Saint Benedict’s Preparatory School ( Newark, New Jersey ) mette insieme medie da 14.6 punti e 7.1 assist, esplodendo definitivamente nel suo anno da Senior quando, a fine stagione, mette a referto 20 punti, 6.1 assist, 5.2 rimbalzi e 3.1 recuperi, conquistando diversi premi e la chiamata di vari college, tra i quali opta per Syracuse. Sotto la guida di Coach Boeheim, Ennis, disputa solo l’annata da Freshman, collezionando 36 presenze nelle quali viaggia a 12.9 punti, 5.5 assist, 3.4 rimbalzi e 2.1 recuperi, rendendosi protagonista di diversi momenti esaltanti come i match contro Duke e Pittsburgh, ma anche di momenti di disfatta come l’uscita dal torneo NCAA ai danni di Dayton, dove non è riuscito nell’intento di mandare a segno un buzzer beater da 3 punti, situazione in cui come vedremo a breve, si è dimostrato piuttosto efficace durante la stagione. Saluta così Syracuse, venendo nominato nel secondo miglior quintetto dell’ACC e nel primo quintetto dei migliori Freshmen e dei migliori difensori.

Eccovi Ennis durante il periodo alla Saint Benedict’s Preparatory School:

 

 

Come già detto, tra i più pronti al salto tra i pro di questa annata: è un playmaker “totale”, nel senso che non esiste un aspetto del gioco e, soprattutto, dell’essere una PG, che non abbia curato nei minimi particolari durante la sua evoluzione come giocatore. Costantemente in controllo del proprio gioco, non effettua mai giocate fini a se stesse, mettendo rapidamente in partita il resto della squadra: estremamente altruista, dispone di un’intelligenza tattica davvero rara anche in Draft così talentuoso; durante il suo anno a Syracuse non è mai andato oltre le 2 palle parse in una singola partita, e questo, considerando i 5.5 assist a partita, è un dato strabiliante. Primo passo rapidissimo, è in grado di cambiare velocità all’interno dell’azione con una facilità disarmante, senza perdere mai il controllo del pallone grazie ad un ball handling di livello elitario; è inoltre in grado di penetrare le difese efficacemente o per aprire al tiro i compagni, che trova facilmente grazie all’ottima visione di gioco di cui è dotato, oppure per andare a concludere in solitaria, opzione di rilievo per un giocatore capace di utilizzare efficacemente entrambe le mani. A quanto detto aggiunge delle ottime capacità al tiro: preciso sia nelle situazioni di catch and shoot che nei tiri dal palleggio, quest’anno a Syracuse ha mandato a segno un buon numero di triple, dimostrandosi decisivo nei minuti finali di diverse partite come contro Pittsburgh, fino a quel momento imbattuta, e nell’overtime contro Duke, durante la prima sfida nella storia dell’ACC tra i due famosi College.

 

 

 

Gli Scout NBA parlano, inoltre, di un ragazzo davvero intelligente, capace di assorbire in breve tempo quanto gli viene insegnato, sapienza che mette a disposizione dei propri compagni, risultando spesso la guida in campo come quest’anno sotto Boeheim, quando, circondato da una notevole numero di talenti, più anziani di lui, ha saputo farsi apprezzare per carisma e leadership. Notevole anche l’apporto di Ennis nella metà campo difensiva, dove, a dispetto di una corporatura al di sotto degli standard NBA e, specialmente, dei pari ruolo di questo Draft ( 1.88 m. e 82 kg. ), grazie alla capacità di interpretare il gioco e ad un’ottima apertura alare ( 1.95 m. ) riesce spesso nell’intento di disturbare le linee di passaggio, aggredendo costantemente il proprio attaccante e risultando decisivo anche nell’apporto a rimbalzo ( 3.4 rimbalzi non sono certo pochi per una PG delle sue dimensioni ).

Eccovi un link del meglio che Ennis ha offerto in maglia Orange, video esemplificativo di alcuni sue bontà nel gioco di cui sopra:

 

 

Differentemente da molti altri prospetti, ai quali pro ci siamo abituati a porre una quasi paritaria analisi dei contro, con Ennis ciò risulta essere più complesso, nel senso che accusa sì delle deficienze all’interno del proprio gioco ma queste sono relativamente poche nel complesso ed il punto interrogativo maggiore nei suoi riguardi, ed è il motivo per cui verrà scelto molto in basso nel primo giro di questo Draft, è dato dal suo fisico: sembra essere davvero abbastanza leggerino per gli standard Nba, ed anche lavorando molto con i pesi, subirà certamente le “angherie” fisiche della quasi totalità dei suoi pari ruolo nella lega. Oltre alla scarsa fisicità Ennis manca anche in atletismo, non a livello assoluto, ma le sue capacità atletiche sono al di sotto della media NBA, inoltre, a livello difensivo, dovrà adattarsi ad imparare molto rapidamente la difesa sull’uno contro uno: è un buon difensore sul pick and roll, ma, avendo giocato a Syracuse, all’interno della famosa zona 2-3 di Coach Boeheim, è rimasto un po’ indietro rispetto agli altri nel concetto di difesa sull’uomo, soprattutto a livello perimetrale dove il talento canadese registra delle mancanze.

Un gran bel cestista nel complesso, e l’evoluzione di questo Draft sarà interessante anche per situazioni come la sua: se nelle prime chiamate verranno scelti giocatori dal conclamato talento e qualche buon cestista già esperto ( McDermott per esempio ), presumibilmente verranno pescati nella parte bassa del primo giro giocatori come il nostro Ennis, già pronto per i pro e soprattutto pronto ad inserirsi, con estrema efficacia a mio parere, in un contesto già rodato come quelli che avranno diritto di scelta oltre la ventesima, ventunesima chiamata. Sarebbe interessante vederlo in un contesto di qualità che potrebbe necessitare di una PG affidabile sin da subito, come Indiana o Houston per esempio, tuttavia il Draft è vicino e a breve avremo tutte le risposte ai nostri dubbi.

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Pubblicato da
Stefano Romani

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